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Fini stacca il biglietto per Israele

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Pellegrinaggio di An: inizia Alemanno, poi ritocca a Urso e Gasparri

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Così disse con un sorriso sulle labbra, l'ex ministro degli Esteri di Tel Aviv e leader laburista Shimon Peres al termine di un incontro con il viceministro al Commercio Estero Adolfo Urso, nel dicembre del 2002. E il vicepresidente del Consiglio il biglietto per Israele lo ha davvero comprato, per il prossimo dicembre, quando potrebbe partecipare ad una iniziativa di pace congiunta israelo-palestinese. Si dovrebbe trattare di un incontro utile a dare un nuovo impulso alla road map e in particolare al piano Marshall per la Palestina, fortemente voluto dal premier Silvio Berlusconi, e approvato dal G8. Per il viaggio di Fini in Israele il condizionale è d'obbligo. Per un solo motivo: la situazione politica a dir poco incandescente nell'area sconsiglia iniziative in questi giorni. Ma non esistono ostacoli di carattere politico. Che davvero sono venuti meno oramai già da diverso tempo, visto che lo stesso Shimon Peres si era mostrato favorevole ad un viaggio di Fini già nel novembre e nel maggio del 2002 e si era mostrato favorevole anche nel dicembre del 2001. Che non ci fossero ostacoli, inoltre, era già stato evidente in numerose altre occasioni. Ora il viaggio si avvicina, anche se la crescente tensione nell'area potrebbe rivelarsi un ostacolo. Tuttavia, nei prossimi mesi ci sarà un vero e proprio pellegrinaggio di esponenti della destra a Gerusalemme. Ci andrà ai primi di dicembre il ministro delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno, per favorire gli investimenti italiani nella zona e anche per una più profonda collaborazione nella ricerca. Poco dopo ci tornerà invece proprio Urso. Per lui è la terza missione in Israele. È stato il primo esponente di governo del partito di Fini ad andarci, nel dicembre del 2001, e vi ha fatto ritorno, come detto, lo scorso anno avviando, tra l'altro, i primi rapporti commerciali del piano Marshall. All'inizio del 2004, inoltre, sarà a Gerusalemme e Tel Aviv anche il titolare del dicastero delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. Anche per lui si tratta di un ritorno, visto che è stato il primo ministro della destra a recarsi in Israele nel novembre dello scorso anno. L'avvicinamento di An a Israele è cominciato una mattina di dieci anni fa: precisamente l'11 dicembre 1993 quando l'allora segretario del Msi, Gianfranco Fini, in gran segreto, alle Fosse Ardeatine depose un mazzo di fiori alla memoria delle vittime, molte delle quali di religione ebraica, della rappresaglia nazista. Il 16 giugno del '94 definisce «atroci le reggi razziali» e nel '95 a Fiuggi Alleanza Nazionale approva all'unanimità un emendamento presentato da Enzo Palmesano ed illustrato dal palco da Gasparri in cui si condanna senza appello l'antisemitismo ed il razzismo. Il 19 febbraio 1999 Fini visita il lager di Auschwitz, il 22 giugno 2001 il leader di An è a Trieste, alla Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio in territorio italiano.

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