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Il ponte sullo Stretto al riparo dai terremoti

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Piuttosto, le oscillazioni delle campate dovute al vento sullo Stretto e la dilatazione delle strutture per gli sbalzi di temperatura tra Reggio e Messina, appaiono più rilevanti del lento respiro della terra. E se dovesse verificarsi un terremoto come quello del 1908 a Messina - cui gli esperti assegnano un tasso di ripetibilità di mille anni - crollerebbero le infrastrutture circostanti, ma non il ponte. «Premesso che un evento simile è altamente improbabile, il rischio sarebbe che, pur restando in piedi perché progettato per resistere alle massime sollecitazioni previste per l'area, il ponte resterebbe isolato per il collasso delle autostrade e ferrovie che dovrebbero raggiungerlo», ha spiegato Stefano Gresta, docente di Sismologia a Catania, presente al convegno di Taormina dell'Istituto Nazionale di Geofisica. Luc.Lan.

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