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«Serve una giurisdizione unica»

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La proposta è stata lanciata dal ministro per la Funzione pubblica Luigi Mazzella, intervenuto alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università romana di Tor Vergata in occasione dell'apertura del corso biennale di specializzazione per le professioni legali. «L'integrazione europea impone una uniformità di ordinamenti - spiega Mazzella - Oggi il cittadino europeo è frastornato tra sistemi diversi. Un ulteriore ostacolo alla comprensione degli ordinamenti deriva dalla doppia giurisdizione, ordinaria e amministrativa, sulla quale è fondato il sistema italiano. Adottiamo quindi, come nella maggioranza degli altri Stati, la giurisdizione unica. Interveniamo in tempo, senza aspettare che sia l'Europa ad imporlo». L'idea, chiarisce ancora il ministro, è quella di «un giudice unico» che tuteli «sia le posizioni di diritto soggettivo che quelle di interesse pubblico», ma con «sezioni specializzate» nei casi in cui sia coinvolta la pubblica amministrazione. «Non sarebbe più un dovere del cittadino individuare il giudice a cui rivolgersi per tutelare i propri diritti e interessi, il compito che spetterebbe allo stesso organo giurisdizionale». Al convegno che si è svolto presso l'ateneo romano, dal titolo «La risarcibilità del danno da lesione di interesse legittimo», erano presenti, assieme a docenti delle diverse università della Capitale, il presidente della sezione della Corte dei Conti Massimo Vari e il collega del Consiglio di Stato Claudio Varrone. Presenti anche giudici costituzionali, fra i quali l'ex ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick. Quest'ultimo, assieme ai suoi colleghi che hanno partecipato ai lavori, si è dichiarato d'accordo con la proposta di unificazione della giurisdizione formulata dal ministro Mazzella.

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