L'opposizione cambia le carte in tavola
Cesare Previti è indignato perchè si sente vittima delle solite speculazioni (il suo nome insieme a quello di Dell'Utri spunta nelle carte «dell'agenzia di manipolazione» di Repubblica) e minaccia querele. L'ultimo dossier de quotidiano di piazza Indipendenza, che denuncia le manovre dell'intelligence parallela che ha «inquinato l'inchiesta» sull'acquisto delle azioni della società telefonica di Belgrado tirando in ballo i nomi di Prodi Fassino e Dini, alza il livello dello scontro tra maggioranza e opposizione sull'affaire Telekom Serbia. Uno scontro che il chiarimento politico di mercoledì a San Macuto non è riuscito a far rientrare. Il presidente Enzo Trantino ha preso le distanze dallo scomodo «conte Igor» ed è pronto a perseguire eventuali «manipolatori», ma non è servito. La sua autodifesa non ha convinto il centrosinistra che punta i piedi: «Bisogna fare chiarezza sui mandanti». L'Ulivo non molla la presa sul presidente della Bicamerale, accusato di avere agito con leggerezza quando a dicembre 2002 una «fonte anonima» gli suggerì il nome dell'avvocato Paoletti che poi portò a Marini. E intanto ad attaccare Trantino è pure lo screditato supertestimone. «Sono stato arrestato per dare dei documenti alla Commissione che ora, al primo accenno di difficoltà, se ne lava le mani come Pilato». Così si sfoga Marini in una lettera al suo legale. Il faccendiere, da cinque mesi in isolamento nel carcere torinese de «Le Vallette», ribadisce ancora una volta le accuse ai politici del centrosinistra e se la prende con i giudici torinesi che gli crederebbero solo riguardo ai piccoli faccendieri e non ai «santi onorevoli». Non solo. Si offende pure con il suo legale, Luciano Randazzo, che nella sua ultima visita gli avrebbe manifestato qualche dubbio almeno sulla storia dello Ior, salvo confermargli poi piena fiducia. «Io, Luciano - scrive Marini - non ritratto la verità o mi invento un burattinaio per convenienza». In questo clima di forte tensione si riunisce mercoledì prossimo la Commissione per decidere, fra l'altro, le audizioni che dovranno chiarire il ruolo dei servizi segreti. I Ds chiederanno formalmente l'audizione dell'on Alfredo Vito (Fi) e del faccendiere Antonio Volpe. Presenteranno anche un documento con richieste di approfondimento per sapere chi è la fonte anonima di Trantino. Anche di questo si parlerà mercoledì prossimo. Poi il giorno successivo il problema dei «burattinai» e dei rapporti che i collaboratori del Sismi e del Sisde hanno avuto con la nostra intelligence sarà sul tavolo del Comitato sui servizi segreti. Se.Br.