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De Michelis rilancia: «Alle europee lista unitaria di tutti i socialisti»

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In prospettiva c'è l'idea di mettere insieme i socialisti, sia quelli che oggi ritengono di collocarsi nel centrosinistra sia quelli che si collocano nella Casa delle Libertà, in una forza politica comune, ma prima c'è il passaggio obbligato della lista comune delle Europee». Lo afferma il vicesegretario del Nuovo Psi, Gianni De Michelis, ad Affaritaliani.it. «È già un fatto importante - spiega De Michelis - che Boselli sia d'accordo nel convocare un forum per chiarire le reciproche posizioni, il che non significa prefigurare lo sbocco in una lista comune, ma è la possibilità di cominciare a discuterne senza pregiudiziali. In queste elezioni Europee potremmo misurare l'entità dell'elettorato socialista che è sicuramente molto maggiore della somma degli elettorati del Nuovo Psi e dello Sdi, mentre sul piano europeo abbiamo un obiettivo comune». «L'unica condizione che poniamo per partecipare a questa operazione - prosegue l'esponente socialista - è l'assunzione dell'impegno, da parte dei nostri candidati, se verranno eletti, di chiedere l'adesione al Partito Socialista del Parlamento europeo», ricordando a questo proposito di aver «ufficialmente detto di no, seppure con garbo, a Berlusconi, alla sua proposta della lista unica della Casa delle Libertà». «Il fatto di fare una lista unica socialista alle Europee, di prendere i voti insieme, e se come penso io - sottolinea De Michelis - sarebbero parecchi, ovviamente faciliterebbe di molto la discussione interna e quindi il raggiungimento degli obiettivi». Per quanto riguarda i rapporti con il centrosinistra, De Michelis pone due condizioni da risolvere: la prima è l'esclusione dell'Italia dei valori; la seconda l'appoggio dei Ds all'ingresso del Nuovo Psi nell'Internazionale socialista.

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