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IL MINISTRO LUNARDI «Non dobbiamo dipendere da altri per l'energia» MILANO — «Dobbiamo ...

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Ad affermarlo, alla festa azzurra in corso a Milano, il ministro delle infrastrutture e trasporti Pietro Lunardi. Il black out porta, dice il ministro «a fare un esame di coscienza e a capire che non dobbiamo dipendere dagli altri. Già dieci anni fa - aggiunge Lunardi - avremmo dovuto fare una politica più incisiva, costruire centrali nuove, valutare forme alternative e ripensare alle decisioni prese sul nucleare». Per il ministro era noto che «il nostro sistema è fragile. Certo questo tipo di vulnerabilità non era così scontato ma credo che quel che è successo, che non è dipeso da noi, ci deve insegnare a lavorare meglio». Detto questo Lunardi traccia un bilancio della risposta data dal sistema dei trasporti nel Paese all'emergenza black out. «Il sistema -dice Lunardi- ha reagito molto bene. Ho avuto fin dalla notte indicazioni sull'avanzamento delle cose. In campo ferroviario -elenca il ministro- sono entrate in funzione tutte le locomotive diesel che hano trainato i treni fino alle stazioni. In campo navale non ci sono stati problemi e anche negli aeroporti si è lavorato bene. L'unica cosa delicata -conclude- è stato il black out dei semafori che ha creato qualche incidente agli incroci, di cui uno solo con esito mortale».

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