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In arrivo il giro di vite per gli scontrini fiscali

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Parte una grande campagna di controllo. Misure severe sino alla sospensione della licenza

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Ma i commercianti e gli artigiani potranno anche decidere se mandare in soffitta il registratore di cassa e l'«inferno» fiscale che rappresenta. Se sceglieranno di aderire al concordato preventivo cadrà l'obbligo di emissione dello scontrino a fini fiscali (rimarrà invece per altri scopi). Potranno così superare il crinale del vecchio fisco ed aderire al nuovo regime fiscale basato su criteri statistici, evitando i «vecchi» controlli e le relative sanzioni sulle cosiddette «certificazioni dei corrispettivi». Sono queste due delle novità che potrebbero trovare spazio nel decreto che sarà varato venerdì in coincidenza con la Finanziaria. Mentre sembra perdere peso l'estensione del condono fiscale, arriverà invece una rivoluzione nel settore della riscossione coattiva (che dovrebbe essere affidato ad una nuova società) e la possibilità di compensare i crediti Irpef con l'Ici da pagare. Scontrino. Con la ricevuta fiscale potrà andare in pensione per i commercianti e gli artigiani che aderiranno al concordato preventivo. Per gli altri, invece, i controlli saranno severi. L'antipasto arriverà già da ottobre. Le Finanze punterebbero ad attuare un piano di controlli straordinario sull'obbligo dello scontrino, applicando multe che possono anche superare i 1.000 euro (ma per i beni più costosi) e sanzioni che per i negozianti recidivi, scoperti per tre volte nell'arco di 5 anni, arrivano fino alla sospensione della licenza per sei mesi. Sarà un modo indiretto per marcare la differenza tra i lavoratori autonomi che aderiranno al concordato fiscale (e che non avranno più rischi di sanzioni sul fronte degli scontrini) e coloro che invece continueranno ad applicare il vecchio sistema di tassazione. Concordato preventivo. Arriva con il decreto collegato alla Finanziaria anche la rivoluzione del meccanismo di tassazione dei contribuenti che ora applicano gli studi di settore. Il concordato preventivo era previsto dalla riforma Tremonti e dalla passata finanziaria: ora sarà attuato anche se in forma «sperimentale». Il fisco invierà la prossima primavera a tutti i contribuenti interessati una lettera con la proposta di versamenti «concordati»: di fatto la lettera conterrà una percentuale che i contribuenti potranno applicare ai ricavi del passato per calcolare la base di tassazione. Il nuovo regime, che prevede l'obbligo di rispetto degli studi di settore nel 2001 (o la possibilità di mettersi in regola) si applicherà sui redditi 2003-2004. Le aliquote previste saranno quelle della riforma fiscale (23 e 33%). Condono fiscale. La parte fiscale del decreto che il governo potrebbe varare con la Finanziaria non conterrà il previsto condono fiscale. I termini per i versamenti relativi alle ultime dichiarazioni sono infatti ancora aperti. Ma certo si sta studiando come estendere le sanatorie dello scorso anno anche al 2002, per saldare il regime tributario passato all'avvio della riforma fiscale. Difficilmente, però, si utilizzeranno le modalità previste per quest'anno. È invece più probabile un meccanismo che passi per il concordato preventivo, consentendo di sanare il 2002 con una sorta di ravvedimento operoso «forfait». Ici compensabile. Arriva un'altra novità di impatto sui contribuenti. Anche l'Ici si potrà versare con i moduli F24 con due risultati in un colpo solo: l'operazione sarà sempre gratuita.

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