Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Sulle pensioni interventi solo dal 2008

default_image

Sì agli incentivi alle imprese, no ai contributi a fondo perduto. Buttiglione difende i falsi invalidi

  • a
  • a
  • a

«Berlusconi ha detto che ci sarà un intervento strutturale, quello da noi immaginato - dice -, che entrerà in vigore dal 2008. È quello su cui siamo d'accordo tutti. Non si tratta dell'intervento strutturale della Finanziaria, ma dell'accordo preso». Per Maroni «l'accordo politico soddisfacente ha respinto il tentativo di chi voleva prendere i soldi dalle pensioni di anzianità per metterle da qualche altra parte». «Prima di toccare prestazioni previdenziali pagate da 35 anni di lavoro, che non sono un odioso privilegio come è stato detto - continua - andiamo a eliminare gli sprechi e le disparità di trattamento. Le pensioni di anzianità continuano a essere tutelate. Vogliamo solo incentivare il lavoratore a rimanere attivo, ma lasciandogli la libertà di scelta. Ci sono invece miliardi di euro che lo Stato spende male. Pertanto dobbiamo intervenire per ridurre la spesa». Il ministro del Welfare ritiene «ragionevole accogliere la richiesta dei sindacati che chiedono di discutere subito della Finanziaria». Sull'ipotesi di introdurre un mini-ticket sui farmaci il ministro si rifiuta «di commentare ipotesi che ogni giorno escono fuori». Quindi Maroni approva gli incentivi alle imprese e boccia i contributi a fondo perduto. «Occorre liberare risorse a sostegno del sistema produttivo. Ci sono due modi per dare soldi alle imprese - sottolinea -. Uno è il meccanismo virtuoso, sul modello europeo dei fondi strutturali. L'altro è il modo meno serio del fondo perduto». «In Italia - riprende - c'è chi oggi ancora chiede questo tipo di investimenti. Noi diciamo sì a dare risorse, ma non contributi una tantum a fondo perduto». Sul tema è intervenuto anche il ministro delle Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione, per il quale sulle pensioni di invalidità «non bisogna fare i farisei, mandando in rovina uomini concreti in nome della giustizia astratta». «In questo Paese - spiega - le pensioni di invalidità svolgono ancora funzione di ammortizzatori sociali. Sono d'accordo a moralizzare, ma se togliamo le pensioni di invalidità che non avrebbero dovuto essere assegnate, allora dobbiamo istituire sostegni al reddito minimo di sopravvivenza». «È ridicolo e dannoso - continua - che nel governo vi sia qualcuno che pensi di sostituirsi ai sindacati nella difesa dei lavoratori». Intanto, il capogruppo dei centristi alla Camera, Luca Volontè, rassicura la Lega, che teme nuove incursioni dell'Udc sulla riforma delle pensioni. A suo avviso, sono solo «inutili allarmismi». «Da giugno chiediamo che si apra un confronto con le parti sociali - contuinua - sui temi della competitività e della previdenza che pone dei problemi seri di sostenibilità finanziaria nel medio-lungo periodo».

Dai blog