Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

PER PROTEGGERE LE ECONOMIE EUROPEA E ITALIANA

default_image

Scontro anche sui dazi chiesti da Tremonti

  • a
  • a
  • a

Tremonti sostiene che, come fanno gli Usa, l'Ue deve proteggere i propri prodotti dall'invasione dei quelli della Cina che non ha regole e ha costi molto inferiori. Prodi boccia l'ipotesi e dice che non si può sopravvivere perdendo mercati terzi. Il titolare dell'Economia, echeggiando tesi sostenute da tempo da Bossi secondo il quale le frontiere dovranno tornare ad alzarsi, dice a Panorama che «la posizione dell'Europa è per certi versi suicida». Infatti, osserva, è altamente improbabile che la Cina diventi terra di conquista per il Made in Europe» e inoltre non è vero che da Pechino arriva solo merce a bassa tecnologia perché «la potenza scientifica della Cina stia salendo vertiginosamente». Quindi «l'Europa dovrebbe fare ciò che l'America, patria del liberismo, sta facendo da tempo con successo. Ovvero proteggere il mercato interno e la sua produzione nazionale non solo con i dazi doganali, ma anche con strumenti indiretti come i controlli alimentari, sanitari, ambientali e di tutela sociale sui prodotti in arrivo dall'Estremo Oriente». Oltretutto, in Italia l'imprenditore ha l'articolo 18, deve rispettare le leggi sull'ambiente, mentre nel Far East la manodopera costa un terzo, non ci sono vincoli e si inquina senza limiti. Prodi risponde su La gazzetta di Reggio che «in Europa, non ci siamo ancora resi conto della grandezza della sfida. C'è addirittura chi pensa alle dogane, come se l'economia europea, e ancor più quella italiana, potesse sopravvivere perdendo i mercati terzi. Si esce dalla stagnazione - dice Prodi - solo con una grande spinta all'innovazione, soprattutto con un grande investimento sulle risorse umane». D. T.

Dai blog