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L'AZIENDA SCRIVE ALLE EMITTENTI

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Per Rai digitale partono le richieste

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La Rai, attraverso la controllata RaiWay, sta inviando in questi giorni una lettera a 73 emittenti locali. Si tratta di un cambio di strategia, dopo le forti polemiche interne all'azienda ed esterne a livello politico e dell'associazione di emittenti locali Frt. Raiway infatti aveva fatto una prima selezione di 39 emittenti, scese poi a 30, ma il consiglio d'amministrazione Rai ha chiesto chiarimenti. Il presidente della Rai Annunziata e il consigliere Rumi avevano infatti espresso preoccupazioni sul metodo che poteva innescare una sorta di corsia preferenziale per un pugno di emittenti. La Annunziata poi aveva scritto al ministro Tremonti, chiedendo quali fossero le corrette procedure da adottare per garantire trasparenza e sicurezza dell'investimento per l'acquisizione delle frequenze. Nella lettera di Raiway alle 73 emittenti c'è anche un termine preciso, il 15 settembre, per fare la proposta irrevocabile di vendita. Il prezzo avrà una soglia massima: 1,50 euro per ogni persona raggiungibile da quel ripetitore e da quella frequenza. La Rai farà una selezione al ribasso delle offerte ricevute, valutandone anche le caratteristiche tecniche dei ripetitori, il loro utilizzo per il digitale, collocazione geografica, documentazione finanziaria. Intanto sul digitale terrestre «si fa una tempesta in un bicchier d'acqua», secondo il Ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri. A Radio Radicale il ministro spiega che «comunque la Rai deve acquisire queste frequenze perchè il digitale arriverà anche in base alla legge che già c'è, quella che propongo io scandisce meglio i tempi e come altri, scommettendo sull'approvazione della legge, si stanno rivolgendo al mercato, se la Rai non si muovesse rischierebbe di arrivare tardi, di non trovare frequenze disponibile e quindi di perdere una grande occasione». Quanto alle singole vicende Gasparri spiega che «non è certo competenza del governo, saranno il direttore generale e il Cda a valutare cosa accade, ricordando che la Rai deve acquisire la disponibilità di frequenze, non deve comprare le società televisive locali, quindi mi sembra che si sia un pò esagerato visto che parliamo di decine e decine di frequenze, quando su un caso si è imbastita una polemica che sembra assolutamente sproporzionata». Secondo il ministro poi se sarà approvata la sua legge che «consente un calcolo più alto del tetto antitrust, si potrà evitare il passaggio sulla sola trasmissione satellitare di Rete4, ma è anche interesse della Rai l'approvazione della legge perchè dovrà rinunciare alla pubblicità su una rete e non potrà spostarla sulle altre reti».

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