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LE SANZIONI contro la Libia, decise dopo la conclusione dell'inchiesta sull'attentato all'aereo della ...

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Lo strumento delle sanzioni economiche sino a quel momento era stato applicato dal Consiglio delle Nazioni Unite solo nei confronti di altri quattro Paesi: Sudafrica, Iraq, Jugoslavia e Somalia. Le prescrizioni furono decise con l'adozione della risoluzione 748 (preceduta dalla 731, che prevedeva il solo embargo aereo), approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu il 31 marzo del 1992 con dieci voti favorevoli e cinque astensioni. Non imposero restrizioni sulla vendita di petrolio, così come era accaduto, invece, nei confronti dell'Iraq dopo l'invasione del Kuwait. Nei confronti del regime di Tripoli le sanzioni decise 11 anni fa miravano a bloccare ogni contatto aereo dalla Libia e verso la Libia, se non per casi di riconosciuto carattere umanitario, peraltro vagliati da un comitato di cui fanno parte tutti i Paesi membri del Consiglio di sicurezza. Un altro dei punti fermi delle sanzioni riguarda il divieto assoluto di ogni fornitura, così come di consulenza o servizio, di tipo militare. Quindi, la sensibile riduzione del personale diplomatico e consolare della Libia e la chiusura degli uffici esteri della compagnia di bandiera, la Lybian Arab Airlines. I provvedimenti prevedono anche una limitazione dei movimenti dei rappresentanti libici autorizzati a proseguire il loro lavoro nelle ambasciate, mentre nessun Paese può offrire rifugio a libici espulsi, per fatti di terrorismo, da un altro Stato. Uno dei punti contenuti nella 748 è stato comunque «onorato» dal regime di Tripoli, sia pure a molti anni di distanza dall'adozione della risoluzione: quello che intimava al regime libico di estradare gli incriminati in Stati Uniti o in Gran Bretagna (ma i due presunti colpevoli sono stati portati in Olanda, dove si sono celebrati i processi a loro carico).

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