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Plenum su accuse premier a toghe senza la presenza di Rognoni

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Secondo quanto informa una nota del Csm, Rognoni - che non presiederà neppure la sezione disciplinare, convocata per il 20 giugno - sarà sostituito dal consigliere laico Emilio Nicola Buccico. Cossiga ha chiesto sull'argomento un intervento di Ciampi. Secondo Cossiga infatti occorre quindi un intervento del capo dello Stato nella sua qualità di presidente del Consiglio superiore della magistratura, a tutela del principio della divisione dei poteri dello Stato. Cossiga lo scrive ricordando che nel 1985, come Capo dello Stato, bloccò un'analoga discussione, con la quale il Csm voleva intervenire su critiche espresse nei confronti dei magistrati dall'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi. «Signor presidente, le scrivo - afferma Cossiga - da ex-Capo dello Stato e da membro del Parlamento, appellandomi ai Suoi doveri di garante della Costituzione e per essa del principio della divisione tra potere legislativo, potere esecutivo e ordinamento giudiziario e organi di autogoverno di esso». «Nella riunione del Consiglio superiore della magistratura -organo di alta amministrazione a rilevanza costituzionale- del 12 giugno 2003 -spiega il senatore a vita- è stata iscritta all'ordine del giorno una pratica nella quale si chiede di censurare le valutazioni recentemente espresse dal presidente del Consiglio dei Ministri, organo costituzionale, con riferimento a decisioni giudiziarie assunte da alcuni magistrati di Milano e Palermo. È questione di non poco rilievo istituzionale che ripropone la questione di quali siano le competenze del Csm: se cioè esse debbano trovare un esplicito fondamento nelle norme costituzionali oppure se spetti allo stesso Consiglio definirle a suo piacimento!».

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