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di MARIA ANNA FIOCCHI MILANO — È stata formalizzata ieri mattina la richiesta di rinvio ...

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La richiesta è stata depositata alla cancelleria della prima sezione Penale del Tribunale di Milano dove si svolge il dibattimento che riguarda solo il premier, visto che la sua posizione è stata stralciata da quella degli altri imputati, tra i quali Cesare Previti, tre settimane fa. Alcune righe, di fatto un elenco di impegni in Medio Oriente che renderanno impossibile al premier essere presente in aula. Ieri l'incontro con il premier israeliano Sharon, oggi una serie di incontri in Giordania, domani sarà il turno del presidente egiziano Mubarak, dopodomani del il leader palestinese Abu Mazen, incontro questo che sembra però destinato a non avere luogo per vicende diplomatiche. Il processo dunque dovrà attendere. Quando e quanto? Non si sa. La prossima udienza è fissata per il 17 giugno ma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sembra abbia già programmato altri impegni. Rimarrebbe a disposizione il 25, ultima udienza fissata nel mese di giugno. Ma anche in questo caso la sua presenza in aula è in forse. Tra il 16 giugno e il 19 giugno è atteso il via libera anche dalla Camera al cosiddetto Lodo Maccanico. La legge dovrebbe essere controfirmata subito da Ciampi e per il 20 potrebbe essere applicabile. A quel punto al Tribunale non rimarrebbe che prenderne atto e rinviare il processo sine die. A meno di nuovi colpi di scena o che non venga presa in considerazione la via alternativa al Lodo dell'ex presidente della Repubblica Scalfaro che ha proposto «un dialogo tra avvocati, magistrati giudicanti e pm» per spostare il processo a un nuovo ruolo. Un cambio di giudici e una nuova data da fissare. Per Berlusconi se ne parlerebbe dopo il semestre europeo. La battaglia più vicina, in termini di tempo, si preannuncia per giovedì, ma nel troncone principale del processo Sme. È il momento dell'arringa dei difensori, ma solo l'avvocato dell'ex magistrato Francesco Misiani si è detto pronto a discuterla. Gli altri avvocati non saranno pronti prima di luglio. E il 15 si sospende il processo per il periodo estivo. Intanto la quinta corte d'appello ha esaminato ieri la querela di Stefania Ariosto a Cesare Previti. Una vicenda che risale a qualche anno fa, quando la teste Omega aveva fatto alcune dichiarazioni sul conto del parlamentare di Forza Italia, il quale aveva proceduto ad un esposto per diffamazione.

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