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Cade il feudo rosso di Sezze ma la Cdl capitola a Formia

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E lo stesso Udc ha determinato, non schierandosi nel ballottaggio tra Antonio Simeone, esponente della destra e Sandro Bartolomeo leader della sinistra, la sconfitta del centro destra a Formia. Questi i dati di Formia. Bartolomeo: voti 12629 pari al 57%, Simeone voti 9240 pari al 42,2,%. Sezze: Zarra voti 8580 pari al 63,5%; Giorgi voti 4931 pari al 36,5,%. Risultati eclatanti se si considera che i diessini nella città lepina hanno subito un crollo verticale di consensi paragonabile, in senso opposto, al successo degli anni passati quando i risultati elettorali erano plebiscitari per il Pci. A Formia una strategia avversa alla destra, ha riconsegnato il Comune alle sinistre. Il neo sindaco di Sezze Lidano Zarra ha capeggiato una superlista civica nata dalla fusione di ben sei schieramenti e da una divisione del centro destra e sponsorizzate dal presidente della Provincia di Latina Paride Martella (Udc). «È un momento straordinario - ha detto Zarra - sono felicissimo perchè oltre alla vittoria mia c'è quella di un progetto politico che riparte dai cittadini. Lidano Zarra ha battuto un personaggio tra i più noti del centro-sinistra, l'ex consigliere regionale Giovambattista Giorgi. A Formia il senatore Michele Forte dell'Udc ha preferito non schierarsi lasciando libertà di scelta agli elettori ma di fatto accelerando la corsa alla vittoria di Sandro Bartolomeo. Sempre nel Lazio, a Cerveteri, Antonio Brazzini, espressione dei Ds, Margherita, liste civiche ed unione democratica ha vinto con 8500 voti pari al 55,34% sul rivale Rossi candidato del centro destra. Marino e Tivoli. In provincia di Roma due vittorie del centrosinistra: Marino torna rossa con l'impiegato di banca quarantottenne prestato per la prima volta alla politica, Ugo Onorati. Mentre Tivoli riconferma il sindaco uscente diessino Marco Vincenzi, che ha surclassato Maurizio Messale. A Marino l'esesordiente Onorati che con il 67% dei voti ha sbaragliato Adriano Palozzi (33%) è stato la carta vincente del centrosinistra. Volto nuovo della politica ma conosciuto da tutti come presidente della locale proloco che ha diretto per anni, Onorati ha consentito di riconquistare il municipio, da sempre feudo rosso, tranne la parentesi durata solo due anni di Fabio Desideri, eletto con la casa delle Libertà a maggio Duemila e poi sfiduciato dalla stessa maggioranza. Anche di questo devono aver tenuto conto gli elettori. Il centrodestra, inoltre, ha pagato lo scotto di presentarsi diviso: da una parte Desideri, sostenuto da An e da una lista civica. Dall'altra Palozzi che ha avuto il consenso della Casa della Libertà. Una riconferma per il diessino Marco Vincenzi a Tivoli che ha superato col 56.5% l'esponente della Casa delle Libertà, Massimo Messale, funzionario della Regione Lazio (43.5%).

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