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Scontro in Consiglio dei ministri centristi e destra contro Tremonti

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È questo il senso della protesta che ha visto uniti, nel corso del Consiglio dei ministri, il vice premier Gianfranco Fini e il ministro delle Politiche Comunitarie Rocco Buttiglione. Bersaglio della critica il ministro dell'Economia, ieri assente dalla riunione. Proprio per questo, dopo averlo annunciato al termine del suo intervento, Fini avrebbe preso carta e penna per scrivere direttamente a Tremonti le ragioni del suo malcontento. Fuori sacco era arrivato sul tavolo del Consiglio un decreto sul quale Buttiglione avrebbe, solo inizialmente, espresso delle riserve. Ma a provocare la protesta di Fini e Buttiglione, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato l'annuncio di un provvedimento taglia-spese su alcuni ministeri per reperire 15 milioni di euro da destinare al contratto per i vigili del fuoco. In particolare, il leader di An avrebbe sottolineato che è necessaria la sintonia all'interno del governo non solo sui provvedimenti da approvare, ma anche sulle ragioni per cui non si portano in Consiglio altre leggi. Non è possibile - avrebbe protestato Fini - che Tremonti comunichi la sua volontà attraverso Letta, deve essere presente. Buttiglione, a quanto si apprende, avrebbe ricordato gli impegni che il governo ha assunto con l'Udc in tema di riforma della scuola, credito di imposta per il sud e finanziamenti della scuola libera.Berlusconi, secondo le stesse fonti, si sarebbe tenuto fuori dalla polemica. Poco dopo, anche per far calare la tensione, ha offerto dello champagne ai ministri per festeggiare il compleanno di Buttiglione. Il festeggiato ha ringraziato, per poi aggiungere: «Il compleanno arriva una volta sola l'anno e vorrei che anche fatti di questo genere non accadano più».

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