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Tremonti: una lacuna inaccettabile

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Per il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti «non possiamo non dirci cristiani». «La prima, negativa impressione che ho avuto lo scorso anno a Laeken, si è purtroppo verificata - ha detto -. Neppure una formula laica come la frase crociana del "non possiamo non dirci cristiani" appare nel testo della bozza di Costituzione. O nessun valore, o tutti i valori. La deviazione politica dal corso storico, passando direttamente dalla Grecia classica al secolo dei Lumi, pare non facilmente accettabile». Di diverso avviso l'eurodeputato Claudio Martelli, per il quale «una Carta costituzionale non è un libro di storia: è impossibile menzionare tutte le radici della civiltà europea». «Meglio sarebbe - ha proposto - che la nascente Costituzione contenesse solo poche affermazioni di principio di natura liberale e democratica». Nella polemica si è inserito anche il segretario generale del Censis, Giuseppe De Rita, per il quale «insistere per la presenza, nel progetto di preambolo della Convenzione europea, di una menzione esplicita del cristianesimo significa per la Chiesa fare una battaglia per stare insieme all'Illuminismo e alla massoneria internazionale, quindi da evitata». «Se si vuole fare una Costituzione europea laica, ispirata all'Illuminismo e alle correnti spirituali - ha sottolineato De Rita - perché la maggior parte dei membri della Convenzione ha appartenenze massoniche, lo si faccia pure. Ma io non condurrei una battaglia su questo».

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