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«Italiani all'estero mostrate la vostra forza»

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In una nota il ministro ricorda che «in tutte le sedi istituzionali abbiamo portato avanti battaglie difficili, sempre in nome di quella politica dell'italianità, al di fuori degli schieramenti di parte e di partito, che sola può offrire risposte adeguate a quanto le comunità nel mondo si aspettano dall'Italia ufficiale e politica». Ricordata l'azione condotta in senato dove «per quattro lunghi giorni, ho rivendicato il diritto alla maggiorazione sociale delle pensioni per quanti, all'estero, hanno un reddito inferiore al milione al mese», il ministro sottolinea che «ancora una volta abbiamo dimostrato ad una classe politica troppo spesso sorda e indifferente che la "stagione dei diritti" cominciata, dopo un'attesa lunga 46 anni, con il fondamentale riconoscimento del diritto di voto e la doppia modifica della Costituzione, non è un semplice slogan ad uso dei media, perché oggi gli italiani nel mondo sono, in tutto e per tutto, uguali agli italiani in Italia». «Ma il 2003 resterà nella storia del ministero per gli Italiani nel mondo anche per un'altra, fondamentale ragione: il 28 marzo, infatti - prosegue Tremaglia -, il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il Regolamento di attuazione della legge sul voto all'estero». «Il referendum di giugno - osserva il ministro -, sarà il primo banco di prova in vista delle elezioni per il rinnovo dei Comites e della scadenza delle politiche nel 2006. A questo proposito, il mio appello personale affinché tutti gli italiani residenti all'estero si rechino alle urne. È infatti, indispensabile che vi sia una massiccia partecipazione, al fine di dimostrare sin d'ora alla classe politica qual è la forza degli italiani all'estero».

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