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Papa, appello a pace e giustizia

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Giovanni Paolo II dedica la solennità della Domenica delle Palme alla solidarietà con i ragazzi iracheni e con i giovani di tutto il mondo «provati dalla guerra». Ieri il Pontefice, che ha celebrato per la prima volta la messa da una poltrona speciale che gli ha consentito di svolgere l'intera funzione seduto, è tornato ad invocare pace e giustizia a livello internazionale, esprimendo solidarietà ai coetanei iracheni e a tutte le persone che hanno sofferto per la guerra. «E come non esprimere fraterna solidarietà ai vostri coetanei provati dalla guerra e dalla violenza in Iraq, in Terra Santa e in diverse altre parti del mondo?» ha detto il Santo Padre nel suo messaggio ai giovani durante la messa di ieri, che coincide con la Giornata mondiale della gioventù. La cerimonia di ieri è stata aperta dai ragazzi di Toronto, città che ha ospitato la scorsa Giornata mondiale della Gioventù, che hanno portato la grande croce di legno scuro sul sagrato di San Pietro per poi passarla ai loro compagni di Colonia, sede dell'edizione 2005 della manifestazione. Le preghiere hanno avuto come tema principale la pace e, durante la celebrazione, si è pregato anche in arabo: «Preghiamo - è stato recitato - per tutti coloro che nel mondo cercano Dio: sempre tra loro ci sia confronto e dialogo, si spenga ogni disprezzo e ogni intolleranza». La Domenica delle Palme commemora l'ingresso trionfale di Cristo a Gerusalemme la settimana prima della sua morte e segna l'inizio di una settimana di celebrazioni che metteranno a dura prova la salute dell'ottantaduenne Pontefice. Pur apparendo in buona forma, il Papa presiederà i prossimi appuntamenti da una poltrona dotata di rotelle che gli permette di muoversi sull'altare.

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