Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

«Stiamo lavorando bene i conti soltanto alla fine»

default_image

  • a
  • a
  • a

Non chiediamo cose particolari ma soltanto vogliamo un pò di pluralismo. Vogliamo spazio per tutti, anche per le nostre idee e per fare sapere agli italiani quello che stiamo facendo al governo del paese». Il vice premier Gianfranco Fini respinge le accuse dell'opposizione. Il governo, secondo la sinistra, controllerebbe l'intero sistema radiotelevisivo italiano? Nemmeno per sogno, infatti, in Tv le voci sono tante e variegate. Non solo, ma secondo Fini, gli obiettivi del govenro sono stati centrati, infatti, «quando sento dire resistere, resistere, resistere mi viene voglia di rispondere: rassegnatevi, rassegnatevi, rassegnatevi. Questo governo ha lavorato bene e i conti li faremo alla fine». Poi si passa all'argomento elezioni e non risparmia lodi per Bossi: «In questi mesi al governo ho imparato a conoscere meglio Umberto Bossi e mi sembra che sia più saggio dei suoi colonnelli in periferia. Ecco perchè sono ottimista sulla conclusione di questa vicenda per la scelta del candidato sindaco della Casa delle Libertà a Brescia». Alla conferenza regionale di An a Brescia Fini ha sostenuto la candidatura alla carica di sindaco di Viviana Beccalossi, vicepresidente della Giunta della Lombardia e assessore all'Agricoltura. «A Roma - ha detto Fini - anche alcuni parlamentari del centro sinistra mi chiedono se davvero abbiamo dubbi sulla possibilità di vittoria di Viviana. Lo sanno anche loro che è il candidato migliore per vincere, si convinca anche il centro destra». Fini ha quindi affermato: «Prima di dire che quella di Viviana Beccalossi non è una buona candidatura bisogna pensarci quattro volte. Viviana ha tutti i titoli per rappresentare la Casa delle Libertà». E la Beccalossi accetta la candidatura ma pone le sue condizioni. «Ho dato la mia disponibilità a candidarmi a sindaco di Brescia su richiesta del partito della coalizione - afferma - Confermo questa disponibilità a condizione che ci sia un candidato unico. La strategia di chi pensa di marciare divisi per poi colpire uniti al secondo turno non porta da nessuna parte». Per la Beccalossi «è arrivato il momento di decidere, bisogna farlo entro 48 ore». «Il nostro candidato deve essere deciso adesso qui, a Brescia, e non a Milano o a Roma».

Dai blog