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ROMANO PRODI ha chiamato giorni fa Maurizio Costanzo per sondare se avrebbe gradito una ruolo manageriale ...

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Costanzo ha ammesso di aver avuto quella telefonata e scoppia un nuovo caso Rai. Che cosa c'entra Prodi con Costanzo e la direzione generale della Rai? A chiederselo ieri erano in tanti, a cominciare da Alessio Butti, responsabile di An e membro della Commisione di Vigilanza. Ci siamo interrogati su quale sia il mestiere e il futuro politico di Prodi, avendo appreso che Costanzo sarebbe stato da lui chiamato per ricoprire l'incarico di direttore generale in Rai. Se una cosa simile fosse stata attribuita a Berlusconi o a Fini - continua Butti - avrebbe scatenato ogni tipo di ingiurie. Sappiamo che Prodi è uno dei fondatori dell'Ulivo, quindi questo dimostra c'è ancora la volontà del centrosinistra di imporre i propri nomi alla Rai. Poi visto il pressing per il ritorno in Rai dell'ottuagenario Biagi e del militante Santoro, guardo all'accostamento con un briciolo di preoccupazione». Il vice presidente dei deputati di An, on. Italo Bocchino, arriva a rivolgere un'interrogazione ai ministri degli Esteri e delle Politiche comunitarie per sapere «a che titolo, secondo quanto si apprende il presidente della Commissione europea, Romano Prodi, ha chiesto a Maurizio Costanzo di assumere un incarico manageriale in Rai». L'on. Bocchino ha chiesto inoltre ai ministri competenti di sapere se tale comportamento di Romano Prodi sia in linea con gli accordi internazionali tra Italia e Unione Europea o se rappresenti un'ingerenza con conseguenze diplomatiche ancor prima che politiche. Ma anche l'ex capo dello Stato Francesco Cossiga candida Maurizio Costanzo alla direzione generale della Rai. «Certo - spiega Cossiga - da un punto di vista formale sarebbe stato meglio che l'amico Romano Prodi, data la sua qualità di presidente della Commissione esecutiva dell'Ue, si fosse astenuto dal muoversi in materia di assetti interni della Rai dopo che è stato felicemente risolto il problema del presidente e del Cda. Tuttavia - aggiunge - una volta tanto, non solo penso che si possa accettare anche questo sconfinamento di campo, ma che io possa essere d'accordo con Romano Prodi nella proposta anche ideologicamente significativa della nomina dell'amico Maurizio Costanzo a direttore generale della Rai».

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