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Mimmo Lucano, parte l'iter per la decadenza da sindaco di Riace dopo la condanna

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Partito l'iter per la decadenza di Mimmo Lucano da sindaco di Riace. Alla base della procedura c'è la condanna in via definitiva a 18 mesi, con pena sospesa, per un falso relativo a una delle 57 delibere che gli erano state addebitate dall'accusa in una indagine sulla gestione dell'accoglienza dei migranti nel comune calabrese. Secondo quanto si apprende, la prefettura di Reggio Calabria ha inviato una nota al comune trasmettendo una copia della sentenza della Cassazione. Infatti la condanna rientra nella fattispecie della legge Severino che norma i casi di decadenza dalle pubbliche cariche.

 

Che succede ora? Spetterà adesso al Consiglio comunale prendere atto della sussistenza della causa di incandidabilità e di fatto decretare la decadenza del sindaco. Se il Consiglio non si riunisse o non riconoscesse l'incandidabilità di Lucano, la Prefettura potrebbe fare ricorso al giudice civile davanti al quale il sindaco potrà opporsi alla decadenza. 

 

La condanna definitiva di Mimmo Lucano a 18 mesi di reclusione, con pena sospesa, riguarda un falso relativo a una delle 57 delibere  che gli erano state addebitate dall'accusa in una indagine sulla gestione dell'accoglienza dei migranti nel comune calabrese. La condanna a un anno e mezzo è stata confermata in Cassazione. Riguarda un singolo episodio di falso ma nessun appello bis, come invece chiesto in udienza dalla procura generale, in relazione all’utilizzabilità delle intercettazioni per l’ipotesi di truffa nel processo «Xenia».

 

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