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Porro e Cruciani sbertucciano Giannini: "Falcinelli antifascista?", l'uscita assurda

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A "Un tavolo per due", la coda irriverente di Quarta Repubblica, su Rete 4, si parla anche del brutale arresto di Matteo Falcinelli, lo studente umbro fermato dalla polizia di Miami che lo ha malmenato, "incaprettato" e immobilizzato per 13 lunghissimi minuti. Il conduttore Nicola Porro nel dialogo con Giuseppe Cruciani ricorda un'altra vicenda, quella dei due ragazzi americani Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, condannati per l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma. Ebbene, le autorità americane all'epoca polemizzarono per una benda messa sugli occhi di uno dei due per qualche minuto. "E questa è la polizia di Miami", afferma Porro mostrando il video ripreso dalle bodycam degli agenti. 

 

 

Non solo. "Ma dove stanno tutti quegli indignati per gli schiavettoni di Ilaria Salis, che comunque un'indagine in corso ce l'ha, mentre questo è sicuramente innocente?". Il conduttore mette insieme più temi, come le accuse di una "deriva orbaniana" in Italia da parte di politici e vip di sinistra: "Ma perché gli stessi indignati non parlano di deriva orbaniana in America? Forse perché Falcinelli non si è dichiarato antifascista, se diceva qualcosa contro il fascismo americano o contro Trump diventava un eroe". 

 

A quel punto interviene il conduttore de La Zanzara, il programma di Radio 24: "Qualcuno l'ha detto, Massimo Giannini, sai quello della chat per la Liberazione...", afferma Cruciani che ricorda il movimentismo di questi giorni dell'editorialista di Repubblica. "Ha detto che fondamentalmente che queste sono 'prove tecniche di trumpismo'... Ma cosa c'entra? Trump non c'è ancora" perché a novembre ci sono le presidenziali, ma a governare negli States è ancora il democratico Joe Biden. 

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