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Chiara Ferragni, modello crollato tra i giovani. Capi del suo brand a prezzi stracciati

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Le adolescenti italiane non considerano più Chiara Ferragni un modello di successo cui ispirarsi: lo rivela il sondaggio esplorativo realizzato da Obiettivo Effe, progetto di empowerment femminile creato dall’Università di Milano-Bicocca, che ha presentato Effe Summer Camp, campo estivo gratuito di educazione all’imprenditoria femminile e alla finanza, che si svolgerà a Milano dal 10 al 15 giugno 2024. "Nelle nostre ricerche precedenti -spiega Emanuela Rinaldi, ideatrice del progetto e professoressa di Sociologia dei processi culturali all’Università di Milano-Bicocca- Chiara Ferragni era una delle poche imprenditrici modello citate spontaneamente dalle adolescenti, insieme a Miuccia Prada, a fronte di una lunga lista di nomi maschili, da Elon Musk a Mark Zuckerberg e Giorgio Armani. Un riconoscimento che è venuto a cadere dopo il caso pandoro, impoverendo significativamente l’universo aspirazionale femminile, che è uno dei fattori che influenzano l’attitudine imprenditoriale tra le giovani donne". Ma i guai per l'influencer non finiscono qui. I segni della crisi sono chiari anche nei suoi store. 

 

 

Che esista ormai un prima e un dopo rispetto allo scandalo del pandoro e della beneficenza, lo sa anche Chiara Ferragni stessa. Emorragia di follower sui social e valanghe di critiche pronte a travolgerla sono solo due dei tanti fattori che fanno credere che non sarà semplice per l'influencer rialzare la testa. Ma per seguire le tracce di una diminuzione del consenso e dell'interesse dei suoi sostenitori basta entrare nel suo negozio a Roma, dove i capi del suo brand sono venduti a prezzi stracciati. A riportare i costi esposti nel temporary outlet inaugurato pochi mesi fa in via del Corso è Repubblica. Si parla di 29 euro per una t-shirt oversize, di 39 per una maglietta a coste e di 59 per gli abitini. Cifre, queste, che un tempo nessuno si sarebbe aspettato.  

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