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Muschio Selvaggio, "roulette russa": battaglia sulle quote tra Fedez e Luis Sal

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Muschio Selvaggio chiude. Nel corso dell'ultimo episodio, i conduttori Fedez e Mr. Marra lo hanno annunciato a sorpresa. Senza entrare nei dettagli delle questioni legali in corso, il rapper e il suo compagno d'avventura hanno spiegato che pubblicheranno le tre puntate già registrate ma non ne produrranno di nuove. "Viste le ultime vicissitudini, non reputiamo opportuno andare avanti così, non avrebbe senso perché sta diventando una situazione insostenibile lavorativamente parlando per tutti", ha scandito il cantante. Ma cosa c'è dietro? Stando a quanto emerge, la decisione è stata presa a seguito dell'ordinanza cautelare emessa dal tribunale di Milano, che ha stabilito l'affido della gestione del 50% delle quote di Fedez a un curatore. Una vittoria iniziale per l'ex socio Luis Sal. 

 

 

Era stato Fedez stesso a fare il primo passo. Durante un episodio di Muschio Selvaggio, quella in cui aveva comunicato ai fan la sospensione del podcast, aveva lanciato una proposta a Luis Sal. "Io personalmente sono disposto a pagare la parte di podcast che non è mia, anche di più di quello che è il valore attuale", aveva ammesso senza girarci tanto intorno. Qual è il motivo della mossa? A chiarirlo all'Adnkronos è stato l'avvocato Marco Rosato, che ha fatto luce su una clausola che gli americani chiamano "roulette russa". 

 

 

"Chiamiamola anti-stallo", ha detto con parole nette il legale. "Serve quando, in caso di quote identiche o diritti di voto che possono impedire il raggiungimento della maggioranza, si paralizza l'attività imprenditoriale", ha specificato subito dopo. Questo vuol dire che uno dei due soci può offrire all'altro la cifra che ritiene giusta senza considerare l'effettivo valore del podcast nel mercato. "I giudici hanno adottato un principio di 'buon senso': la scelta se acquistare o vendere spetta alla parte che 'subisce' l'offerta. Se è molto alta, potrà avere una ricca liquidazione; se è troppo bassa, potrà lei stessa comprare la quota dell'altro, facendo un buon affare. Quindi, in linea di principio, non ci dovrebbero essere abusi in questo meccanismo secondo la Cassazione", ha aggiunto. Stando a quanto rivelato all'Adnkronos, il rapper avrebbe proposto all'ex amico prima 250mila euro poi 350mila euro per rilevare le quote di sua proprietà. 

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