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Otto e mezzo, “non sono in grado”. Christillin brutalizza il Pd sul dossieraggio

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“Ha ragione la destra a sospettare dei complotti contro di loro?”. È questa la domanda che Lilli Gruber, conduttrice di Otto e mezzo su La7, rivolge ad Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie. Il membro aggiuntivo della UEFA nel Consiglio della FIFA si esprime così sul tema dossieraggio, affrontato nella puntata del 6 marzo: “Sinceramente no - la replica -, non credo proprio che ci siano dei complotti. Mi sembra la congiura delle polveri del 1600, dove sono saltati in aria quelli che volevano fare le polveri. Siamo vicini ad una votazione, in Sardegna non è andata benissimo, c’è l’Abruzzo… C’è stato un fatto brutale ed importante come le manganellate di Pisa e Firenze, secondo me, forse sbaglio, un peso lo hanno avuto anche nell’elezione sarda, con qualcuno che ha deciso all’ultimo minuto di andare anche se non voleva votare. Questa vicenda qui non è che distrae, ma non penso che ci sia tutto questo grande rischio, come dice Giorgia Meloni, che si mette l’elmetto”.

 

 

Poi Christillin continua il suo discorso e in fondo ci infila una stilettata alla sinistra: “Mi permetto di aggiungere, conoscendo molto molto bene Raffaele Cantone, che è il titolare dell’inchiesta di Perugia, nonché ex responsabile dell’Anticorruzione, quindi queste cose le conosce, essendoci lui lì penso che sappia fare il suo mestiere. Non penso neanche, come ha detto ironicamente Marco Travaglio, che il Pd sia in grado di gestire un complotto di questo genere. Francamente è chiedere troppo”.

 

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