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Baby gang e rapper, Capezzone a valanga: "Criminali e pollacchioni"

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Baby gang, rapper e l'uso delle armi. Questi i tre elementi che hanno animato il dibattito a Dritto e rovescio, il talk-show condotto da Paolo Del Debbio. "Sicuramente bisogna stare attenti con le armi, ma non bisogna prendere esempio da chi le usa. Sparare non è normale, ma dipende dalla condizione. Se sono circondato da gente armata, giro armato anche io così non passo in svantaggio", ha detto il rapper chiamato in studio. Incitato dal padrone di casa a chiarire meglio, il giovane ha continuato: "I ragazzi del quartiere si armano, ma anche l'abuso da parte degli agenti. Ti dimostri come un animale". Il giornalista ha tolto il freno: "Ma cosa ca**o te ne frega di dimostrare agli altri di essere all'altezza?", ha chiesto. "Quando vivi queste situazioni, ti fai condizionare. Cerchi di ostentare, di avere coraggio", ha risposto. Ecco che Daniele Capezzone si è inserito nella discussione. "Ho sentito dire: 'C'è un problema nelle periferie'. Sono dieci anni che Paolo apre e accende le telecamere sulle periferie", ha premesso. 

 

 

Ripensando alle parole pronunciate dal rapper, il direttore editoriale di Libero ha voluto fare luce sulla differenza che c'è tra la realtà e i film: "Il ragazzo parlava di Al Pacino. Quando va al ristorante, non spara a quello del tavolo accanto. Non fatevi prendere in giro. A Baby Gang e Simba La Rue è andata anche bene, hanno fatto crimini ma hanno fatto anche i soldi. Criminali e volponi. Voi altri siete criminali e pollacchioni. Fate danno agli altri, ma i soldi li fanno loro", ha detto rivolgendosi al ragazzo in studio. Capezzone ha fatto anche notare l'importanza dei messaggi trasmessi: "Non possiamo far passare l'idea che siete furbi a scippare, a rapinare e invece che si alza alle sei per andare all'università o andare a lavorare è un co****ne". Intervento, questo, che ha attirato un fragoroso applauso del pubblico. 

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