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Dario Fabbri, svela le manovre Usa: "Divergenze enormi" con Israele

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I segnali di Washington a Tel Aviv sono inequivocabili: la distanza sulla strategia per la Palestina è sempre più alta. Dario Fabbri, direttore di Domino, interviene nella puntata di sabato 11 novembre di Omnbus, su La7, sul rapporto tra Stati Uniti e Israele. Le ultime dichiarazioni del segretario di Stato Anthony Blinken sulle troppe vittime civili tra i palestinesi sono solo l'ultimo capitolo di una storia che va avanti da settimane, spiega l'esperto di geopolitica. 

 

"Non solo su che tipo di reazione avere sul piano tecnico-militare sul campo a Gaza, ma soprattutto il dopo" spiega Fabbri. Le posizioni sono "molto distanti", con Israele che aveva annunciato che "resteremo a Gaza anche nel dopo, cioè ci occuperemo noi della sicurezza di Gaza. Parole testuali che vorrebbe significare che non immaginano di andarsene", ricorda il l'analista. Parole a cui ha fatto seguito l'intervento di Blinken che ha proposto una "forza di gestione" panaraba del territorio, anche se qualche settimana prima gli americani avevano parlato di una forza intestata all'Onu. "Un po' come succede da decenni tra Libano e Israele con la missione UniFil, peraltro gestita  in larga parte dai militari italiani". 

 

In sintesi, "non è chiaro cosa voglia Israele", afferma Fabbri ma "le divergenze con gli Stati Uniti sono enormi, talmente enormi che letteralmente ogni giorno" il segretario di stato di Joe Biden le sottolinea. 

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