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Toni Capuozzo, cosa non torna sulla strage di Gaza: "Circostanze sospette"

Gabriele Imperiale
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“Una strage servita sul vassoio a un incontro molto importante per il destino di Gaza”, è il sospetto di Toni Capuozzo, giornalista e volto storico di Mediaset, interrogato da Nicola Porro nel suo Stasera Italia sull'esposione dell’ospedale Al-Ahli Arabi Baptist nel centro di Gaza City. Interrogato dal conduttore – “Toni cosa può essere successo?” – il cronista esprime tutte le sue perplessità sui video che ritraggono la distruzione del complesso ospedaliero dove, secondo fonti palestinesi, sarebbero morte oltre 500 persone. "Non sono un perito balistico”, esordisce, però guardando le immagini "mi sembra che si senta abbastanza nettamente quello che è il rumore di un razzo, non di un missile scagliato da un elicottero o da un aereo". Capuozzo, esperto cronista di guerra e conoscitore del Medio Oriente, mette in discussione – con tutte le cautele del caso - la paternità del raid, attribuita da fonti palestinesi e da alcuni media alle forze di Israele. 

 

“Compito del giornalista è cercare di capire che cosa si ci sia dietro i dettagli”, spiega Capuozzo che spiana la strada ad altri dubbi: “Come mai c'era un cameraman che inquadrava quella scena?”. E perché era presente “in quel preciso momento ea questa debita distanza di sicurezza?”, si chiede il cronista.  Dubbi che motiva con un precedente: “Giorni fa c'era una giornalista di Al jazeera che parlava in diretta e sulla cosiddetta ‘torre di Gaza’ è arrivato il colpo di avvertimento che gli israeliani mandano su un edificio per permettere ai civili di evacuare”. ricorda Capuozzo. “Lì era ovvio che sai che devi riprendere l'edificio perché starà per essere bombardato, ma qui è un colpo di fortuna per un cameraman prendere il momento dell'esplosione”, sottolinea. 

 

“Ci sono circostanze sospette”, conclude il suo pensiero Capuozzo, “a me pare poi che tutto questo avviene alla vigilia della visita di Joe Biden”: l’attacco all’ospedale sembra “una strage servita sul vassoio a un incontro molto importante per il destino di Gaza”.

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