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Medio Oriente, Terzi svela la trama del conflitto: quali Stati coinvolgerà

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Un vertice a cinque per fare il punto sulla situazione in Israele e Medio Oriente. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, questa sera parteciperà a una riunione del cosiddetto gruppo Quint composto da Stati Uniti, Italia, Francia, Germania e Regno Unito. I leader occidentali si muovono, dunque. Dalla guerra scoppiata in Medio Oriente, in effetti, scaturisce un nuovo equilibrio degli Stati e delle forze politiche. Questo è quanto sostenuto da Giulio Terzi a Stasera Italia, il programma di approfondimento giornalistico di Rete 4. Secondo l'ambasciatore, ospite di Nicola Porro, sebbene sia prematuro, bisogna capire quali saranno le strategie degli attori coinvolti indirettamente in questo teatro bellico. 

 

 

"Si apre poi una questione politica. Sarà da capire quali Paesi interverranno in una guerra che potrebbe durare. È prematuro parlare di soluzione politica. Certamente ci sono i contatti che si sono sviluppati tra i Paesi del patto d'Abramo, che secondo molti osservatori sono anche all'origine della tempistica di questo scoppio di aggressione terroristica da parte di Hamas": così ha introdotto il tema il senatore di Fratelli d'Italia.

 

 

Poi Terzi ha fatto notare che nel conflitto che sta stravolgendo il Medio Oriente verranno coinvolti anche altri Stati: "Ci sono i Paesi che non possono non essere coinvolti in un tentativo di stabilizzazione dell'area. Sicuramente l'Egitto, che ha un problema grandissimo con i fratelli musulmani dai quali Hamas nasce; l'Arabia Saudita perché ha il problema dell'Iran e anche gli Emirati Arabi". "Attorno a questi Paesi si potrebbe riannodare con un'autorità palestinese, che è totalmente a rimorchio di Hamas ma che per sganciarsi dovrebbe avere un grasso impulso dal mondo arabo più vicino", ha concluso l'ambasciatore. 

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