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Storie Italiane, D'Eusanio si confessa: viva per miracolo. Cosa le è successo

Francesco Fredella
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Torna a parlare Alda D'Eusanio, signora della tv per antonomasia: per anni è stata alla conduzione del pomeriggio Rai. Ora a Storie italiane dice di essere viva per miracolo. "È un miracolo che io sia ancora qui anche perché ho avuto l'osso occipitale rotto, che è la parte più dura del cranio, e cinque emorragie cerebrali, quindi coma", racconta nell'intervista rilasciata ad Eleonora Daniele. "Sono un vero esempio di miracolo, come dice il neurologo e come dicono i medici. La cosa che colpisce è il fato: tu esci di casa e non rientri più". "Ci sono famiglie che hanno preso l'autobus, la coppietta croata in viaggio di nozze, la mamma e i suoi bambini: tutti sono andati a vedere Venezia e non sono più tornati. All'improvviso c'è la morte che appare nella tua vita ed è questa la cosa che più non dimentichi", aggiunge la giornalista. "La morte diventa qualcosa di presente se ti salvi. Quando ti salvi la prima cosa che ti chiedi è perché non sei morta. Che c'è che non hai fatto ancora e che devi fare? Ma la cosa che ti resta molto dentro è che sei cambiata, perché quando il cervello, che è un pianeta sconosciuto, viene colpito, non è mai più quello di una volta. Io la memoria non ce l'ho, quando leggo impiego molta fatica, ho sempre la mente stanca. Cambia tutto, il dolore, il senso della vita, quello del tempo".

 

 

 


La D'Eusanio, anni fa, ha dovuto fare i conti con un terribile incidente stradale: un investimento e poi il coma. La Daniele le chiede se ha mai incontrato la persona alla guida dello scooter. "Non l'ho mai voluto vedere, in questo devo dire sono poco cattolica, il perdono no. Non si può perdonare. È una persona che mi ha distrutto la vita, me l'ha cambiata e peggiorata, perché aveva fretta. Se muori per qualcosa di veramente importante ha un senso, ma tu non puoi morire perché uno ha fretta di
andare chissà dove. È qualcosa di assurdo, non umano, non si può perdonare", conclude.

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