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Vittorio Feltri spiazza tutti: "Montagna di necrologi". Che succede

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"Dio buono si fa fatica anche a morire. Non ce la faccio", ha digitato Vittorio Feltri su X, l'ex Twitter. Il cinguettio del giornalista ha scatenato un profluvio di commenti e di reazioni. Poche parole sono bastate a far temere per la sua salute. Sul motivo che lo ha portato a pubblicare quel breve sfogo, il direttore editoriale de Il Giornale è intervenuto oggi sul Corriere della Sera: "Ma io scrivo in italiano, cos’è che non si capisce?". "È una constatazione che faccio da quando sono al mondo", ha continuato Feltri, "a volte si fa fatica anche a morire. Ma io voglio tutt’altro. Io rinuncio a morire. Mi sembra chiaro. Col c… che voglio andare all’altro mondo", ha affermato.

 

 

In giornata è arrivato anche il commento di Alessandro Sallusti. "Un tweet di Vittorio Feltri mi ha fatto raggelare il sangue. L'ho chiamato, era a casa reduce da un veloce ricovero e voglio tranquillizzare i lettori (i parenti lo sono già): Vittorio Feltri non sta morendo, come potete constatare anche oggi leggendo l'articolo di fondo di questo giornale, è sul pezzo, un po' acciaccato ma assolutamente sul pezzo", ha scritto il direttore de Il Giornale in un articolo. 

 

 

"È che a Vittorio, quando si parla di salute, piace metterla giù più dura di quel che è, come direbbe lui, per avere ottant'anni e gli inevitabili conseguenti problemi che capisco possano costituire una scocciatura. Quindi, caro Vittorio, basta fare il moribondo narcisista sui social perché qui c'è bisogno di te come prima e più di prima", ha continuato. Presto Feltri è tornato a twittare: "Incredibile. Sono riuscito ad ottenere una montagna di necrologi non essendo riuscito neanche a morire", ha scritto. 

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