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Tagadà, Paolo Mieli non sa come si dice. L'ammissione in tv scatena le risate

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La profezia sull'Ucraina lascia tutti di stucco. Ma soprattutto l'ammissione di Paolo Mieli sul participio passato del verbo soccombere. Durante la puntata di Tagadà in onda il 25 settembre, il giornalista ammette di non conoscere come si dice. E l'ammissione viene accolta in studio con grandi sorrisi, a cominciare dalla conduttrice Tiziana Panella. 

 

 

   

 

"Secondo me vincerà l'Ucraina. Ogni volta sembra che soccombano e tutti fanno i pessimisti e, a volte, soccombono veramente, però io ho messo un titolo scaramantico al mio libro e sono convinto che questa volta vinceremo non solo in Ucraina ma nel mondo - ha detto Mieli a Tiziana un problema, infatti, che non riguarda solo l'Ucraina. Il porto russo più importante sul Mar Nero è stato colpito durante il fine settimana e questo colpo è avvenuto dopo una settimana in cui tutti davano gli ucraini per morti. I grandi giornali internazionali dicevano che ormai la loro offensiva è fallita. E questo dimostra come durante la guerra le cose si alternano e non si devono dare mai per concluse. Anche durante la seconda guerra mondiale per tutto il 1940 sembrava che i nazisti avessero vinto e restava solo la Gran Bretagna che sembrava che presto sarebbe...". Io non conosco il participio passato del verbo soccombere. Sarebbe soccombuta anche la Gran Bretagna...e non lo conosco lo confesso a voi e agli spettatori. Però diciamo sembrava che stesse per soccombere. La guerra, insomma, sembrava persa. Ma le guerre si giudicano soltanto quando si chiudono. E il pessimismo della settimana scorsa sull'Ucraina secondo me va rivisto     

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