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Segre-Seymandi, che fine fa l'impero finanziario: “Problemi e imbarazzi”

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Continua a tenere banco in tutta Torino la storia del matrimonio andato in fumo tra Massimo Segre e Cristina Seymandi. Ad approfondire quelli che sono i due punti critici è La Stampa, che spiega quali siano le situazioni che possono “creare problemi finanziari e imbarazzi: la Savio, la società metalmeccanica valsusina appena salvata da Segre e dalla Regione, di cui Cristina è amministratore delegato. E la Directa, cuore finanziario dell’impero Segre (in cui Seymandi era entrata recentemente) e da qualche mese al centro delle indagini della Procura. Naufragata la passione tra Massimo e Cristina, che ne sarà degli affari in comune?”.

 

 

“Al momento non ci sono elementi di preoccupazione concreti, vedremo a settembre”, racconta Bruno Ieraci della Fiom, il sindacalista che segue i lavoratori della Savio, di cui Segre è amministratore delegato. “Lei ha frequentato l’azienda solo poche volte, che si contano sulle dita di una mano” rivela una gola profonda. Seymandi, inoltre, l’8 febbraio di quest’anno è diventata consigliera in Directa Sim, di cui Segre è presidente. Ed è un’azienda dai numeri importanti, rivelati dal quotidiano piemontese: “Ha chiuso il bilancio 2022 con l’utile netto più alto di tutti i tempi, superiore a 5,6 milioni e i ricavi hanno segnato un nuovo record sfiorando per la prima volta i 23,5 milioni di euro. Il numero di conti attivi è arrivato alla cifra record di 61.348 in crescita del 20,7% mentre il totale degli asset della clientela ha raggiunto i 3,5 miliardi”. Ma c’è un’indagine in corso, visto che secondo i pm avrebbe agito da banca senza averne i requisiti. Segre era a conoscenza delle azioni dei magistrati e aveva svelato di “essere preoccupato e di non aver preso a cuor leggero i controlli”. Una situazione resa ancora più ingarbugliata dalla scenata di gelosia che ha fatto saltare in aria il matrimonio.

 

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