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Paolo Meneguzzi fulmina J-Ax e Fedez: "Fate i duri e vi attaccate ai follower"

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Lo scontro social tra il cantautore Paolo Meneguzzi e il rapper J-Ax infiamma l'estate musicale italiana. Tutto è nato da un'intervista che il primo, celebre nei primi anni Duemila grazie a canzoni come Verofalso, ha rilasciato a MowMag. Meneguzzi, per commentare l'attuale panorama pop, ci è andato giù pesante. "L'estate pop 2023 è deprimente. Vedere gente tutta tatuata che va su un palco a cantare la Disco paradise di turno mi fa tristezza. Quelle sono marchette": con queste parole l'artista ha accusato direttamente gli autori del brano in questione, Fedez e J-Ax, scatenando la reazione del cantante degli Articolo 31. 

 

 

"Sei sicuro che tu vuoi parlare di marchette? Io ti ricorderò sempre come la versione ordinata su Wish di Tiziano. Non c’è niente di più triste dei cantanti falliti che danno la colpa al ‘pubblico’ che oggi non capisce più un ca**o. A tutti capita di fare canzoni che non ‘connettono’ col mercato, con la moda o con i gusti delle nuove generazioni. Se quando succede vi ritrovate con in mano un pugno di mosche, vuol dire che non avete una fan base che vi supporta anche nei momenti in cui non siete mainstream. Significa che avete fatto musica superficiale che non è entrata nel cuore della gente ma solo nelle orecchie, per poi uscirne dopo una stagione. Comunque meglio oggi con i dodicenni che fanno binge-streaming che prima con i produttori papponi che decidevano tutto": questa la replica durissima di J-Ax. 

 

 

Meneguzzi non è rimasto a guardare e ha colpito ancora: "Caro J-Ax, ma chi verrebbe dietro a te (voi) se non seguissi il sistema che hai sempre criticato? Fai il portavoce che il sistema è marcio, che rinneghi Sanremo, The Voice e poi fai le pubblicità del “panettone”. Parli di papponi ma fai il pappone che sta attaccato ai ragazzini per non cadere nell’oblio. Io ero una realtà pop in America Latina nel 1996 (Tiziano credo avesse 16 anni...). Faccio un plauso alla tua ignoranza", ha scritto il cantautore. E ancora: "Fate i duri con i tatuaggi dei dragoni e mi cantate le bolle di sapone? Non lo trovate un po’ trash e un testo un tanto non credibile per l’età che avete? C’è proprio bisogno di dire ‘alza il finestrino’ e scomodare… Battisti? Non sapete cantare, ma gridate, parlate e storpiate linguaggi nel microfono con volgarità, parolacce e messaggi nelle canzoni veramente discutibili o incomprensibili". 

 

 

Quindi la stoccata finale, diretta tanto a J-Ax quanto al rapper Fedez: "Quale cavolo è il vostro messaggio?A me pare solo che il messaggio sia “dai facciamo soldi”! Creiamo un sistema costruendo standard di scarsa qualità. Forse la qualità te la sei dimenticata o perché meglio attaccarsi al treno del trash o di chi ha i follower", ha concluso Meneguzzi.

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