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Caldo, Cruciani travolge la verde Evi e i sindacati: "Scusa per non lavorare"

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Il grande caldo che sta mettendo l'Italia in ginocchio è diventato in questi giorni argomento di dibattito quotidiano. Se c'è chi si schiera contro allarmismi non necessari, c'è anche chi crede che i fenomeni meteorologici che stanno colpendo molte regioni del Paese siano da ricondurre al cambiamento climatico e all'azione degli esseri umani. A Zona bianca, il talk-show di politica e di attualità condotto da Giuseppe Brindisi, il tema ha acceso lo scontro tra la co-portavoce nazionale di Europa Verde e il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani che, poi, ha anche puntato il dito contro il sindacalista Giancarlo Cenciarelli.

 

 

Nell'ultimo periodo ad attirare l'attenzione dell'opinione pubblica e non solo è stata la proposta di Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, di introdurre un reato di negazionismo climatico. L'argomento è stato al centro dell'ultima puntata di Zona bianca, il programma di approfondimento politico di Rete 4. "Non penso che questa proposta volesse introdurre un reato di opinione. Io la ritengo una provocazione. Sanzioniamo chi diffonde menzogne": così Eleonora Evi ha spiegato il progetto del partito di cui, insieme a Bonelli, è co-portavoce.

 

 

Le parole della verde Evi sono finite nel mirino di Giuseppe Cruciani che, in risposta, ha tirato in ballo anche il sindacalista Giancarlo Cenciarelli. Per il conduttore radiofonico, la pressione messa dai sindacati sul governo è solo un tentativo di ottenere uno stop al lavoro. "Stiamo assistendo a una mobilitazione per il fatto che c'è caldo. Ma siamo pazzi? Il Paese deve andare avanti. Non si può permettere casse integrazioni, gente che sta a casa perché ci sono 35 gradi", ha detto Cruciani. Poi la frecciata: "Da che mondo è mondo ci sono 35 o 40 gradi a luglio e ad agosto. Spesso le cose sindacali sono misteriose. Vogliono ottenere qualche altra cosa. Si ha il dubbio che in alcuni settori vogliano semplicemente non lavorare".

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