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Santanchè, retroscena di Flavio Briatore: "Le avevo sconsigliato di farlo"

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A Daniela Santanchè "avevo sconsigliato di riferire in Senato. Non so perché è andata". Flavio Briatore intervistato dal Corriere della Sera spiega di aver messo in guardia la ministra del Turismo. "L’ha fatto e cosa è successo? Niente - prosegue - Chi non vuole capire non capisce. È come quanto a me hanno sequestrato la barca: il video dell’operazione è pronto per il tg delle 20. Però, quando sei assolto in Cassazione dopo 12 anni, escono giusto due righe. Daniela, per fronteggiare i debiti si è pure privata di una partecipazione al Twinga, un’azienda che va bene", afferma l'imprenditore e amico di Santanchè.

 

L'opposizione chiede le dimissioni sull'onda dell'inchiesta sulle sue società Visibilia, a prescindere dalle argomentazioni in Aula. Santanchè "la conosco da quarant'anni, da quando, ragazzi, giocavamo a bocce a Cuneo. È stata sempre una gran lavoratrice. Poi, come per tutti gli imprenditori, le cose possono andare bene o meno bene. Io non capisco il problema: se sono i debiti verso lo Stato, li ha rateizzati. Ha messo a disposizione pure la sua casa: in un Paese normale le direbbero chapeau , qui si scatena un ambaradan mediatico. Le avevo pure sconsigliato di riferire in Senato. Non so perché è andata".

 

Celebre è diventato il passaggio in cui la ministra afferma che alcuni che la criticano in pubblico, in privato chiedono ingressi al Twiga di Forte dei Marmi. "Non so di che parla - spiega Briatore -. So per certo, so da lei, che non voleva dire che non pagano o chiedono sconti. Da noi vengono politici di destra, di sinistra, di centro e non è che dal colore del partito hanno un trattamento migliore o peggiore. Magari chiamano, fai la gentilezza di prenotare per loro, ma pagano tutti. Poi, se invito qualcuno, pago io". 

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