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Renzi a valanga sulla Rai: "Paga chi difende Putin in tv?", con chi ce l'ha

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Torna a tuonare sulla Rai, Matteo Renzi, sulla scia dei fatti drammatici degli ultimi giorni in Russia, con l'insurrezione promossa dal leader di Wagner, Yevgey Prigozhin congelata da un accordo in extremis di cui non si conoscono ancora effetti e ripercussioni su scala globale. Il leader di Italia Viva e direttore de iI Riformista nella sua ultima e-news sottolinea che "il fatto che Giorgia Meloni non sia stata chiamata dalla Casa Bianca è molto grave, non per ragioni di protocollo ma di politica", poi va all'assalto di chi nei mesi ha, a suo dire, "difeso" in tv il presidente russo Vladimir Putin. "Nel frattempo chiederemo in Vigilanza di sapere se chi va in TV a difendere Putin (i personaggi alla Orsini/Travaglio insomma) sono mai stati pagati da Carta Bianca e dalle altre trasmissioni del servizio pubblico. Se l’invasore deve essere difeso dagli invasati, va bene, ma non con i nostri soldi", è l'attacco di Renzi che annuncia interrogazioni in Vigilanza Rai. 

 

Nella sua newsletter l'ex premier commenta anche le recenti vicende giudiziarie a partire dalla condanna in primo grado di Piercamillo Davigo nell'ambito dell'inchiesta su Loggia Ungheria. "Le responsabilità clamorose della procura di Firenze che non ha sgomberato l’Hotel Astor dal quale è sparita la piccola Kata, l’assoluzione di Uggetti e quello strano 2016 su cui prima o poi qualcuno racconterà la vera storia, gli arresti di Minenna e Pini per la vicenda mascherine, la richiesta di una commissione di inchiesta sul Covid. Il capitolo giustizia ogni giorno ci propone delle notizie su cui potremmo fare la terza edizione de “Il Mostro” (tranquilli, non accadrà!)", commenta Renzi. 

 

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