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Tagadà, Cicchitto e il futuro di Forza Italia prima delle elezioni europee

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Dopo la morte di Silvio Berlusconi tutti si interrogano sul futuro di Forza Italia. Lo fa anche l'ex senatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, che fa la sua previsione sugli azzurri all'indomani della morte del loro fondatore e a un anno esatto di distanza dalle elezioni europee del 2024.    

 

 

 

"Un conto è la tenuta della maggioranza e del governo - precisa Cicchitto - Venendo meno uno dei leader fondatori del centrodestra è una cosa di un certo rilievo. A dire il vero, in passato ne ho viste di tutti i colori non escludo nulla. Ho ancora in mente la figura di Matteo Salvini che era propietario del governo Conte I e che, bevendo un mohito l'ha mandato in crisi. Insomma l'irrazionale può sempre capitare. Di fronte al governo non vedo tragici problemi. Diverso il problema che si pone per Forza Italia da qui alle elezioni europee che si terranno tra un anno e in cui si voteranno le singole liste con un sistema proporzionale. Se le Europee si svolgessero tra pochi giorni secondo me Forza Italia andrebbe oltre il 10%. Dopo la morte di Berlusconi, infatti, ci sarebbe un dato emozionale di trascinamento dell'elettorato. Ma in un anno può succedere di tutto sul terreno della memoria, delle emozioni, Quello sarà il vero problema che ci sarà per Forza Italia ma anche per Giorgia Meloni e per la maggioranza. Per questo è molto difficile fare una previsione di questo tipo. Bisognerà vedere se Tajani riuscirà a razionalizzare i suoi problemi interni".        

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