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Elly Schlein, lo sfogo coi suoi: "Non statemi addosso". Pd allo sbando

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La batosta elettorale delle amministrative con la mazzata finale dei ballottaggi manda in crisi la già debole segreteria di Elly Schlein. I malumori tra i dem sono palpabili, e le prime avvisaglie di fuoco amico emergono dalle dichiarazioni dei bonacciniani. La svolta a sinistra non corroborata da una linea chiara e decisa ha avuto l'effetto di allontanare dal Partito democratico i moderati, senza conquistare altre fette di consenso. La leader dem appare ora all'angolo. "Schlein immaginava uno «storytelling» diverso per la sua segreteria. Ora deve inventarne uno nuovo perché anche chi, dentro il partito, non la attacca direttamente chiede un cambio di rotta", si legge in un retroscena del Corriere della sera da cui emerge un virgolettato che è la fotografia del momento della segretaria del Pd. 

 

Sul nuovo "storytelling" è ancora buio fitto, i schleiniani pensano a una ennesima costituente del Pd, ipotesi abbastanza surreale dal momento che il partito viene da un congresso. Oppure si pensa a un rimpasto della segreteria per dare più spazio alle correnti, ipotesi invisa ai vertici perché sarebbe un'ammissione di sconfitta. In questo contesto, Schlein si è sfogata con i suoi: "Datemi tempo e comunque è ingiusto che mi stiano tutti addosso", è il virgolettato che si legge nel retroscena. 

 

Nell'attesa di una soluzione che non sembra dietro l'angolo, Schlein ha annullato il viaggio a Bruxelles e ha scelto di spostare la riunione con gli europarlamentari dem su Zoom "pur di evitare le domande dei giornalisti". Nell'incontro virtuale Brando Benifei è stato confermato capodelegazione del Pd in Ue per acclamazione. Ma si è parlato anche delle elezioni. Secondo le ricostruzioni, Schlein ha ribadito che si è trattato di una sconfitta importante ma, riporta Adnkronos, "siamo molto determinati nel percorso verso le europee".

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