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L'aria che tira, col Reddito e la giacca firmata. Specchia: "Come l'ha pagata?”, succede di tutto

Valentina Bertoli
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Addio al Reddito di cittadinanza. La misura nata per contrastare la povertà in Italia verrà sostituita, da gennaio 2024, dall’Assegno di inclusione, che potrà essere richiesto da nuclei familiari con disabili, minorenni od over 60 e prevederà al massimo 6mila euro all’anno. La stretta, come promesso in campagna elettorale, è arrivata. Il sussidio, per tutti i cosiddetti occupabili, sarà più magro. Intanto a Napoli è corsa al gadget sportivo. In previsione di quello che sarà il terzo scudetto della squadra, tutta la città è in fermento e pronta a festeggiare con sciarpe, tazze e calzini prodotti ad hoc. A “L’Aria che tira”, un dettaglio manda Francesco Specchia su tutte le furie: gli accessori sono acquistabili con la carta Rdc. Quando il percettore del Reddito di cittadinanza si presenta con la giacca firmata, il giornalista di Libero sbotta: “Come l’hai pagata?”. 

 

Il Reddito di cittadinanza va in pensione. Per supportare economicamente le famiglie in difficoltà, il governo Meloni cambia pagina. Il nuovo sussidio promette, soprattutto nei casi in cui chi lo richieda sia in grado di lavorare, di risultare più contenuto rispetto a quello attuale. L’Assegno di inclusione, previsto nel decreto Lavoro, partirà a gennaio e costerà il primo anno oltre 5,4 miliardi. Se si ha un Isee che non supera i 9.360 euro e il reddito del nucleo non sfonda i 6mila, si avrà diritto all’aiuto. Maggiore la stretta per gli occupabili. Chi rifiuterà un posto a tempo indeterminato in qualsiasi parte del Paese, perderà il sostegno.

A “L’aria che tira”, il talk di approfondimento politico e di attualità di LA7, viene dedicato uno spazio alla città di Napoli e ai modi, poco leciti, con i quali i tifosi della squadra che sta per aggiudicarsi il terzo scudetto della sua storia comprano numerosi gadget. È Myrta Merlino a mostrare un servizio che spiega ai telespettatori come il sogno della città di Napoli si leghi concretamente alle falle del Reddito di cittadinanza. Per comprare sciarpe, calzini e tazze con il logo della loro squadra del cuore, i napoletani utilizzano anche la carta Rdc. Francesco Specchia, giornalista di Libero, chiede un confronto con il percettore di reddito in collegamento dal capoluogo campano e non si trattiene: “Fermo restando che siamo tutti contenti che il Napoli vinca lo scudetto, c’è un’operazione di truffa allo Stato. C’è un reddito di tifoseria”. I toni si scaldano e la conduttrice cerca di sedare gli animi dei suoi interlocutori.

 

Poi Specchia riprende la parola e si rivolge direttamente a Lino Romano, il percettore di reddito: “Lei riceve il reddito. Quanto costa la giacca che indossa? Dove l’ha presa? Costa 118 euro. Si è comprato la giacca Armani con il Reddito di cittadinanza? È finta o vera?”. L’intervento di Merlino fa il punto della situazione: “Lino, la tua è una giacca di lusso. Se tu prendi il reddito, significa che hai dei bisogni primari. C’è qualcosa di stridente”. Romano prova allora a giustificarsi: “Me l’hanno regalata. Lo sa che ci sono le assunzioni nella mia città e io ho 15 contratti consecutivi. Mi volevi vedere con il piattino in mano?”. In studio l’argomento scatena un putiferio. 


 

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