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Italia commissariata dalla Ue sulla politica di bilancio: rivolta sul Patto di Stabilità

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“Detto in parole povere, si tratta di un commissariamento della politica di bilancio dei Paesi ad alto debito, in particolare dell’Italia”. Non ci gira molto intorno Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del board della Banca Centrale Europea, in un’intervista a Repubblica in merito alla proposta di riforma del Patto di Stabilità da parte della Commissione Europea. “Non sarà un negoziato facile, a meno che i governi non accettino di cedere ulteriore sovranità fiscale. La Commissione sostiene che con il nuovo sistema vi è una maggiore titolarità politica dei governi nazionali perché a questi è data facoltà di indicare i percorsi pluriannuali di risanamento. In realtà, questi percorsi dovranno essere coerenti con le traiettorie tecniche fornite dalla Commissione stessa. Se il Paese non si adegua viene messo automaticamente in procedura per disavanzo eccessivo. I mercati potrebbero reagire negativamente” la spiegazione dell’economista italiano.

 

 

La posizione di Bini Smaghi è molto critica: “Non c’è trasparenza sui criteri che verranno usati dalla Commissione per indicare le ‘traiettorie’. Si sa che verrà effettuata un’analisi della sostenibilità del debito per decretare la plausibilità della riduzione. Ma questo strumento è molto complesso e poco trasparente, richiama al caso della Grecia del 2010-2012”.

 

 

L’ex membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea dal giugno 2005 al 10 novembre 2011 è stato intervistato anche da Agorà, il talk show del mattino di Rai3 che vede Monica Giandotti alla conduzione, e ha ribadito il proprio parere negativo a ciò che sta portando avanti la Commissione guidata da Ursula von der Leyen: “Non si capisce da quello che è stato proposto se dovrà essere fatta una manovra correttiva o meno… Il rischio è che ci sia un trasferimento di poteri da Roma a Bruxelles. Se io fossi il Ministro dell’Economia italiano vorrei sapere... Se il Def lo devo cambiare o no. E oggi il commissario Gentiloni non è in grado di dirlo”.

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