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Cartabianca, Orsini: Biden ha già vinto la guerra. Poi la denuncia choc: "Se parlassi..."

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Il 25 aprile nel salotto tv di Bianca Berlinguer, Cartabianca su Rai3, come di consueto Alessandro Orsini parla della guerra e risponde indirettamente alla premier Giorgia Meloni  che nella sua lettera al Corriere ha affermato come l'Italia, oggi, sia impegnata nella difesa della libertà in Ucraina. "È azzardata l’equiparazione tra la resistenza italiana e quella ucraina. Sono fenomeni storici unici e irripetibili. È giusto essere schierati dalla parte degli ucraini, ma oggi siamo schierati dalla parte della Nato", commenta lo studioso le cui posizioni fanno discutere dall'inizio del conflitto. 

 

Il prof, che tuttavia è ospite fisso da Berlinguer, denuncia una sorta di censura, o di auto-censura, a cui è costretto: "C’è un clima d’intolleranza talmente violento in Italia che se raccontassi quello che sta accadendo sul campo sarei aggredito. Nel Donbass la situazione è iper-tragica per gli ucraini"".

Nella regione "gli ucraini vanno incontro a un massacro, con centinaia di morti al giorno. La Russia sta accerchiando Bakhmut, molti soldati ucraini rimarranno bloccati”. Il docente di sociologia del terrorismo internazionale, a Cartabianca, commenta poi che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden "ha già vinto la guerra. I membri della Nato non sono 30 ma 31 con l’ingresso della Finlandia. Presto diventeranno 32 con la Svezia”.

 

“Stiamo investendo miliardi di dollari perché ci fa comodo che qualcuno combatta questa guerra al posto nostro. Non siamo dalla parte dall’Ucraina, usiamo gli ucraini come carne da macello. Non ho più parole per i massacri in Donbass, a Bakhmut", continua Orsini che poi denuncia: "Io sono impegnato contro i processi di radicalizzati: in Italia quasi nessuno si rende conto di essere radicalizzato, è qualcosa di patologico. Non posso parlare molto liberamente in televisione, perché c’è un clima di intolleranza così violento in Italia che se raccontassi quello sta accadendo realmente sul campo in Ucraina, sarei aggredito e qualcuno chiederebbe di chiudere questa trasmissione. In Donbass gli ucraini vanno incontro ad un massacro, con centinaia di morti al giorno”.

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