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Omnibus, Freni spegne le polemiche sulle partecipate: nessuna imposizione di Meloni

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Riflettori sulle nomine delle aziende partecipate. Secondo alcune indiscrezioni ci sarebbero retroscena che parlano di imposizioni da parte del premier Meloni sulla scelta di presidenti e amministratori delegati. Se n'è parlato nel corso della puntata di Omnibus in onda il 12 aprile su La7. Ospite in studio anche Federico Freni, sottosegretario all'Economia, che getta acqua sul fuoco delle polemiche.  

 

 

 

 

Federico Freni, sottosegretario al ministro dell'Economia: "Se c'è una cosa che non mi appassiona sono le nomine e i retroscena sulle nomine. Se una riflessione seria si può fare è che il bravo manager di una partecipata di Stato non è soltanto quello che fa andare bene il bilancio. E' anche quello capace di tradurre in opere concrete l'indirizzo politico del governo. Nella misura in cui l'indirizzo politico del governo può essere tradotto in modo adeguato ed efficiente, allora i nomi che vengono scelti possono risultare poco rilevanti. A condizione di pescare su una platea di manager capaci e validi. Questa sensazione di Meloni pigliatutto non ce l'ho e non mi sembra ci sia alcuna tensione col presidente del Consiglio. Poi va de sé che i pesi ponderali non sono identici. Non c'è alcuna tensione e non verrà imposto alcun amministratore delegato e nessun presidente contro il volere di qualcun altro. In questo governo non esistono imposizioni".    

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