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Schlein e Meloni, Emma Bonino sgancia la bomba: cosa state vedendo

Giada Oricchio
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Cosa accomuna Giorgia Meloni ed Elly Schlein? Qual è il tratto distintivo della premier nonché leader di Fratelli d’Italia e della segretaria del Partito Democratico? Lo spiega Emma Bonino, una delle figure più importanti del Partito Radicale, figura di spicco del femminismo italiano e unica italiana nell'elenco delle “150 donne che muovono il mondo” stilato dalla rivista statunitense “Newsweek” nel 2011. Bonino, classe 1948, deputata, commissaria europea, ministro del Commercio internazionale, vicepresidente del Senato e ministro per gli Affari Europei, è stata un’antesignana, sa cos’è la politica e come si fa in un mondo dominato dagli uomini.

Durante la trasmissione “Tagadà” su LA7, martedì 11 aprile, la conduttrice Tiziana Panella ha domandato: “I due principali partiti italiani sono guidati da donne, significa che il Paese prova a crescere?” ed Emma Bonino ha ammesso: “È un segno di ripresa. Sono due donne che non hanno aspettato di essere cooptate, ma si sono messe a rischio e pericolo da sole. Io ammiro molto questa modalità perché comporta un sacco di pericoli ma al tempo stesso mette in sordina la cooptazione”.

L’ex ministra non ha mancato di sottolineare che la deprecabile prassi è ancora molto attiva: “Nel giornalismo ci sono giornaliste bravissime, ma direttori di giornale li contiamo su una mano. All’Università le ricercatrici sono in grande maggioranza, mentre le rettrici sono due o tre. Lo stesso in banca e così via”.

Secondo Bonino, la società italiana è strutturata così ed è difficile e lento scardinarla, ma “Schlein e Meloni sono state capaci di rompere la cooptazione che tanto male ha fatto a questo Paese”.

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