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Landini, Rizzo umilia il segretario: "Più si gonfiano le vene del collo e meno faranno"

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Giada Oricchio
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Maurizio Landini, rieletto segretario nazionale della Cgil con il 94,2% di voti favorevoli, dichiara guerra al governo Meloni: “Tra noi c’è una diversità molto profonda e consistente. Non c'è possibilità di discussione e non siamo assolutamente d’accordo con la riforma fiscale. Bisogna avviare una mobilitazione che non esclude alcuno strumento, compreso se necessario lo sciopero. Ne parleremo con Cisl e Uil”.

Landini tuona ma Marco Rizzo non lo prende sul serio. Il cofondatore di Democrazia Sovrana Popolare, ospite del TG4 edizione serale, sabato 18 marzo, ha liquidato con sarcasmo l’annuncio: “In mancanza di conflitto sociale, la Cgil deve trasformare la propria azione sindacale che non c’è in una sorta di talk show. Sono stato iscritto per 30 anni alla Cgil e ora non lo sono più. Il tono forte e deciso di Landini è inversamente proporzionato all’azione sindacale. Questi sono sindacati concertativi e governativi, ecco perché invitano Meloni. Hanno rinunciato alla lotta per i diritti dei lavoratori”.

Il giudizio di Rizzo è severissimo: “Il vero sindacato è Oltralpe. In francese si chiama come la Cgil, ma quelli le lotte le fanno per davvero. Hanno aumentato le pensioni da 62 a 64 anni e hanno bloccato la Francia. Qua ce l’abbiamo a 67 l’età pensionabile e ora minacciano forse lo sciopero”. Il presidente onorario del Partito comunista ha chiuso l’intervento con una stoccata: “Più gli si gonfiano le vene del collo a Landini e meno faranno. State tranquilli”.

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