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Cospito, lo sfogo amaro di Vittorio Feltri: "La chiamano giustizia"

Giada Oricchio
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Vittorio Feltri interviene a gamba tesa sul caso Cospito: “Nemmeno a Brusca”. Ieri, la Corta di Cassazione, dopo 7 ore di Camera di Consiglio, ha deciso di confermare il 41bis per Alfredo Cospito, il leader anarchico-insurrezionalista in sciopero della fame da ottobre 2022, ora detenuto nel reparto penitenziario dell'ospedale San Paolo di Milano. Alla  notizia che il ricorso era stato rigettato, Flavio Rossi Albertini, avvocato di Alfredo Cospito, ha dichiarato: “Leggendo i pareri favorevoli della Dna, Dda, Dap inviati al Ministro avevamo capito che la decisione ministeriale fosse stata politica e non giuridica. Dopo la lettura della requisitoria del pg Gaeta pensavamo che il diritto potesse tornare ad illuminare questa buia vicenda. La decisione di questa sera dimostra che ci sbagliavamo. E’ una condanna a morte”.

 

 La decisione di lasciarlo al carcere duro è stata commentata dal direttore editoriale di “Libero” con un post di aperto dissenso. Su Twitter ha scritto: “Il mafioso Brusca che ha il record mondiale di ammazzamenti, è uscito un po’ dal carcere, mentre Cospito che non ha ucciso nessuno rimane al 41 bis. E la chiamano giustizia”. Il terrorista è stato condannato a 9 anni e 5 mesi nel 2014 per la gambizzazione di Roberto Adinolfi, dirigente di Ansaldo Nucleare e a 20 anni per l'attentato senza vittime contro la scuola allievi carabinieri i Fossano nel 2006.

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