Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Fedez-Selvaggia Lucarelli, botte da orbi sulle uova di Pasqua. "Non fai beneficenza"

Valentina Bertoli
  • a
  • a
  • a

Dopo Chiara Ferragni tocca anche a Fedez. Se tre mesi fa a finire tra gli artigli di Selvaggia Lucarelli era stata l’imprenditrice digitale, ora è il turno del rapper. Il motivo? Il pandoro griffato dell’influencer prima e l’uovo di Pasqua con la faccia del cantante adesso. “Operazione commerciale e beneficenza comunicata in modo opaco”, scrive la giornalista sul suo profilo Instagram. Arriva la risposta del diretto interessato: “Hai fatto un passo falso. La tua ossessione nei miei confronti supera ogni limite”. Lei non ci sta e la replica è durissima: “Sei l’ossessione di te stesso”. 

 

Alta tensione tra Fedez e Selvaggia Lucarelli. Nel periodo natalizio a finire sotto la lente d’ingrandimento della temuta opinionista era stato il pandoro di Chiara Ferragni, presentato come progetto benefico ma motivo per cui la testimonial ha ricevuto un compenso. Ora a mettere la faccia sull’uovo di Pasqua Walcor è il marito Federico Lucia, in arte Fedez. L’obiettivo del rapper è quello di “sostenere Tog”, una fondazione che si prende cura di bambini con gravi patologie e di cui Carlo De Benedetti è presidente. La critica mossa da Selvaggia Lucarelli riguarda la comunicazione al consumatore, che non immagina il collegamento tra l’acquisto dell’uovo, il testimonial, l’azienda che produce l’uovo e la beneficenza: “Telefono a Walcor e viene fuori che Fedez ha percepito un compenso per la cessione della licenza ed ha preteso da contratto che Walcor versi una cifra non quantificata alla sua fondazione benefica”.

 

A rispondere per le rime è proprio il cantante di Rozzano che, seppur in difficoltà per la balbuzie, offre la sua versione dei fatti: “Cara Selvaggia Lucarelli, la tua ossessione nei miei confronti oggi ha superato ogni limite. Ti ha fatto fare un grande passo falso. Hai scritto un articolo in cui asserisci che farei beneficenza per De Benedetti, il tuo ex datore di lavoro tra l’altro, quando in realtà io faccio beneficenza per una fondazione che si chiama Tog, per dei bambini che hanno malattie e problemi neurologici gravi”. “Ti ringrazio perché mi dai l’occasione di spiegare come faccio beneficenza, con le uova di Pasqua, e no, non riempio le tasche di Carlo De Benedetti come hai fatto tu fino all’altro ieri con il quotidiano per cui lavoravi (Domani, ndr), ma lo faccio per dei bambini che hanno bisogno”, ha aggiunto.

 

Pochi minuti dopo l’opinionista è tornata alla carica: “Ho scritto un articolo molto preciso che parla di Tog, citi solo il titolo che non è mio per giunta. Tramite l’uovo di Pasqua tu guadagni come guadagna Walcor. La beneficenza la fa Walcor tramite la tua fondazione, a meno che Walcor non mi abbia mentito”. E ancora: “Proporrei per il futuro semplicemente di non abbinare la tua immagine e la parola beneficenza a operazioni commerciali spiegate per niente o male ai consumatori. Esistono molti modi per fare beneficenza, questo è profondamente ambiguo e paraculo, tanto più che la gente compra illudendosi di contribuire ad aumentare la cifra finale, mentre arricchisce un’azienda. La mia vera ossessione è la beneficenza usata per fini personali, tu sei l'ossessione di te stesso”. 

Dai blog