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Omnibus, Mikhelidze mette a tacere i gufi: “Chi sarà il sostituto di Putin”

Luca De Lellis
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“Difficile che possa arrivare qualcuno peggiore di Vladimir Putin”. Parola di Nona Mikhelidze, analista per l’Istituto Affari Internazionali (IAI) che, nel corso della puntata di Omnibus trasmessa il 21 febbraio su La7, ha replicato all’ipotesi avanzata dall’esperto di guerra in Ucraina Gian Micalessin su un possibile smembramento della Russia. “Nessuno all’interno vuole dividere la Russia perché è un paese nucleare e poi perché tutte le repubbliche autonome si riforniscono a un unico gasdotto e non hanno altra fonte di sopravvivenza, quindi devono per forza rimanere unite”.

 

 

La giornalista nata in Georgia ha poi tuonato su un concetto a volte sottovalutato, ovvero quello di non “fare terrore psicologico” su un tema così delicato come quello del conflitto scoppiato ormai un anno fa: “Ora questa cosa che una sconfitta della Russia sarebbe un problema perché potrebbe voler significare la sostituzione di Putin con uno peggio di lui è una menzogna”.

 

 

Per Mikhelidze quindi parlare di scenari futuri lontani dall’aderenza al reale è non solo inutile, ma anche nocivo nei confronti di un’opinione pubblica già confusa. La giornalista che scrive per l’Huffington Post ha poi infierito contro l’impotenza delle armate russe, incapaci dopo “6 mesi di prendersi una città ucraina come Bakhmut”. Questo soprattutto grazie alla “incredibile resistenza dell’esercito al servizio di Zelensky, che si serve delle armi occidentali”.

 

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