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Berlusconi assolto, il ministro Crosetto li inchioda: "Cosa hanno fatto"

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Forza Italia esulta dopo l'assoluzione di Silvio Berlusconi al processo Ruby ter e ora chiede una commissione d'inchiesta "per avere verità sulla giustizia politicizzata". Un'idea che, però, trova il muro del M5S ma non appassiona più di tanto neanche Fratelli d'Italia.

Il Cavaliere si sfoga sui social alcune ore dopo la sentenza del tribunale di Milano. "Sono stato finalmente assolto dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili, perché ho avuto la fortuna - segnala - di essere giudicato da Magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate".

Picchia durissimo il ministro della Difesa Guido Crosetto. "Quanto male hanno fatto a Berlusconi" denuncia su Twitter. "Questi 11 anni di fango, migliaia di pagine diffamatorie, centinaia di conversazioni private pubblicate? Troppo. Quanto ne hanno fatto ai molti come lui, conosciuti o sconosciuti, che sono finiti nel tritacarne mediatico-giudiziario".

Di "ottima notizia che mette fine a una lunga vicenda giudiziaria che ha avuto importanti riflessi anche nella vita politica e istituzionale italiana" parla la premier Giorgia Meloni. "Felice per l'assoluzione di Silvio dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche", il commento del vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. E per Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e figlia del Cav, è "una vittoria che ha avuto un prezzo troppo alto. Questa vicenda, nata sul nulla e sul nulla portata avanti con furioso accanimento ideologico da una piccola ma potente parte della magistratura, ha segnato e condizionato la storia e la politica" italiana. Non solo. Questa assoluzione, sottolinea Maurizio Lupi di Noi moderati, "l'ennesima per Berlusconi, deve essere anche una spinta all'ormai indispensabile riforma della giustizia ed alla fine di un giustizialismo che troppo spesso si è trasformato in gogna mediatica e persecuzione".

Anche i parlamentari e i ministri azzurri 'festeggiano' dopo il verdetto dei giudici milanesi. "È stata tutta una montatura", il commento tranchant di Antonio Tajani. Per la titolare delle Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, "l'ennesima assoluzione non ripara i danni" dopo "anni di calunnie e insulti". Un pensiero al Cavaliere lo rivolge anche la ministra dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini: "Abbiamo vissuto insieme a lui questi lunghi anni di calvario, abbiamo patito al suo fianco per accuse infamanti poi, come eravamo certi, risultate infondate". Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, secondo cui "la giustizia ha messo finalmente la parola fine ad una vicenda assurda, ma resta l'amarezza per il calvario giudiziario".

Non finisce qui. Alessandro Cattaneo, capogruppo azzurro alla Camera, prende la parola a Montecitorio e annuncia: "È la 135esima assoluzione su 136. FI chiede la calendarizzazione della legge per l'istituzione della commissione d'inchiesta per avere verità sulla giustizia politicizzata". Una proposta che lascia tiepidi, invece, i deputati di Fratelli d'Italia, secondo cui l'idea azzurra viene letta come una boutade. In ogni caso, la presidente dei senatori di FI, Licia Ronzulli, dal canto suo, invoca "una profonda e strutturale riforma della giustizia" e parla di "gogna mediatica, giudiziaria e politica" per Berlusconi. Poi rivolge un pensiero allo storico legale Niccolò Ghedini, la cui sorella Ippolita confida a LaPresse: "Mio fratello dall'alto sarà finalmente felice" dopo che "per 11 anni si è battuto come un leone".

L'assoluzione del Cav scalda anche il dibattito politico. I Cinquestelle, per bocca della senatrice Alessandra Maiorino, rispediscono al mittente l'idea di FI e sbottano: "Restano enormi ombre sul profilo etico e morale di un personaggio che è stato presidente del Consiglio e che ancora oggi è uno dei principali leader di maggioranza. Ora Forza Italia ha preso la palla al balzo per fare richieste ridicole e pericolose come una commissione d'inchiesta 'sull'uso politico della giustizia' e per spingere su riforme della giustizia che gli italiani non vogliono, come la separazione delle carriere". Per Elly Schlein, candidata alla segreteria del Pd, "è incredibile che siamo ancora qui a parlare di Berlusconi".

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