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L'Aria Che Tira, Renzi sbotta su Nordio. Cosa manda in onda Myrta Merlino

Giada Oricchio
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Tesi come corde di violino. Tesi come la pelle di un tamburo. L’intervista di Matteo Renzi a Myrta Merlino, conduttrice de “L’Aria che Tira”, il talk mattutino di LA7, martedì 24 gennaio, ha vissuto sul filo del rasoio. La partenza è stata promettente: il fondatore di Italia Viva ha rivelato i segreti del “dark ring” (regalo della moglie Agnese) immortalato dai fotografi di Palazzo Madama e che tanta curiosità ha suscitato tra gli altri parlamentari, poi ha definito il governo Meloni “chiacchiere e diversivi” per le retromarce su rave, tetto al contante, Pos, caccia ai cinghiali.

La chiacchierata è ben presto deragliata sulla benzina. Renzi ha detto: “Il governo ha aumentato il costo della benzina”, “Eh vede, lei però dice delle cose… hanno tolto lo sconto voluto da Draghi” ha replicato la conduttrice e il senatore: “Chiediamo a un giurì d’onore cosa c’è di sbagliato nella mia frase… Cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia”.

Sulla polemica intercettazioni, innescata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, il senatore IV è andato dritto: “Chi non vuole riformare la giustizia, lo attacca. La magistratura deve cambiare, ricordiamo il caso Palamara? Non credo che Nordio lascerà, ma se succede il problema sarà per Meloni, non per Nordio”. Myrta Merlino ha ricordato il passato tribolato tra Renzi e le toghe indispettendo l’ex premier: “Il magistrato che sbaglia, deve pagare. Trovo scandaloso usare l’arresto di Matteo Messina Denaro per attaccare Nordio sull’annuncio della modifica alle intercettazioni. Mi fa schifo”.

Per Renzi, il nodo è il rapporto ambiguo e opaco tra chi passa stralci delle conversazioni e la stampa che poi pubblica anche le frasi pruriginose e senza rilievo penale. “Nessuno di voi giornalisti ha il coraggio di dire che ciò che non ha funzionato non è l’intercettazione bensì che si sia deciso cosa pubblicare e cosa no” ha tuonato il leader di IV accavallando la sua voce con quella di Merlino.

La giornalista ha mandato in onda una vecchia intercettazioni di Renzi: “È interessante perché è l’esempio di cosa non doveva uscire e invece è stato pubblicato”, “Non sarebbe dovuta uscire e quindi la rimette. Quello che sta facendo è illegittimo! Volete rispettare le regole? Lei in questo momento non l’ha fatto, non me ne frega assolutamente niente, ma chi pubblica deve avere un minimo di dignità” ha replicato irritato il senatore toscano sottolineando di nuovo che Nordio è un “ministro serio” e che la stampa “guarda il dito e non la luna, molti di voi hanno rovinato la vita alle persone”.

La conduttrice ha provato a sintetizzare il pensiero del suo interlocutore, ma ancora una volta Renzi l’ha bacchettata: “Fa sintesi eccessive. Faccia come crede” e ha affondato contro Umberto Cairo: “Io dico che se Meloni vuole il piano Mattei per il gas, io voto a favore, se dà centinaia di milioni di euro alle società di calcio di serie A non sono d’accordo. E non mi interessa che il suo editore ha una società di calcio e approfitta di un provvedimento vergognoso con cui hanno levato soldi alla 18App per i giovani”. Merlino lo ha salutato, ma Matteo Renzi non vedeva l’ora: si è sfilato in fretta e furia il microfono e si è lasciato andare a una smorfia di disappunto.

 

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